Napoli-Cagliari è di nuovo scudetto tra le lacrime di McTominay, l’annuncio su De Bruyne e l’incognita Conte – Le pillole del campionato del Napoli

Napoli-Cagliari è di nuovo scudetto per gli azzurri dopo una cavalcata testa a testa con l’Inter e un sogno che diventa realtà nella magica notte del Maradona.
Un venerdì indimenticabile per i tifosi partenopei con Napoli-Cagliari che sancisce la conquista da parte degli azzurri del quarto scudetto senza neanche guardare al risultato dell’Inter. Una gara ricca di emozioni con gli splendidi gol di McTominay e Lukaku, tra le pedine più rappresentative dei partenopei e uno stadio che ha spinto i suoi calciatori verso la vittoria dal primo all’ultimo secondo. Poi la festa sugli spalti e in campo, con la premiazione, gli abbracci dei protagonisti e la splendida parata di oggi del bus scoperto in giro sul lungomare, a sugellare sempre di più la grande storia d’amore tra Napoli, il Napoli e la sua gente. Tutti i dettagli più irriverenti come sempre nelle Pillole del Campionato del Napoli!
Un Maradona da brividi
Ogni parola sembrerebbe banale nel descrivere le sensazioni che hanno accompagnato Napoli-Cagliari. Un’attesa snervante mista a pure adrenalina, mixata con estasi, ansia, sofferenza psicofisica e la voglia di scorrere rapidamente le lancette per scoprire cosa sarebbe accaduto di lì a poche ore. Fuorigrotta è un’onda azzurra di sciarpe, bandiere, fumogeni, perché al di là di come andrà è giustissimo godersi il momento e questa incredibile stagione. All’arrivo del pullman azzurro non si vede più la strada: è un unico coro scandito dai battiti veloci di 50.000 cuori che si ritrovano lì, a caccia di un sogno. All’interno è una magica favola: la curva A è sobria, la B è da museo: un’incredibile opera d’arte con un scugnizzo con la maglia del Napoli che strappa di forza il tricolore a un bambino interista. Tutto il resto è storia.
Figurine Scottini e Lukaku-mania
I minuti scorrono, l’ansia sale. L’Inter passa subito in vantaggio ma poco importa perché se il Napoli fa il suo dovere, la radiolina può essere anche spenta. I minuti passano, le occasioni azzurre fioccano ma il secondo portiere cagliaritano Sherri si veste da supereroe ed è tra i migliori in campo. Come sempre. Ma il destino non può essere ostacolato e ci pensa come sempre l’uomo della provvidenza a dargli una bella spintina: è Scott McTominay che al 42′ fa impazzire il Maradona con un gol stra-to-sfe-ri-co da mezza rovesciata, degna della più bella figurina Panini. Il raddoppio arriva al 51′ con un’azione da manuale di Lukaku che supera la difesa e tutto solo in percussione, beffa proprio Sherri. Parte la festa, inizia il sogno: alle 22.47 il Napoli è, di nuovo, campione d’Italia!!!
Alzala al cielo, capitano!
Quando si sogna uno scudetto il primo pensiero è sempre lo stesso: cosa farò in quel momento, dove mi troverò? Se due anni fa in molti erano ad Udine e altri al Maradona davanti ai maxi schermi, questa volta, al cospetto dei propri beniamini è stato ancora diverso, soprattutto perché conquistato all’ultimo respiro, all’ultima giornata. Il triplice fischio di La Penna pone fine all’ansia e dà il benvenuto all’apoteosi, alla gioia, alla liberazione. Niente più incertezze, paure, sfottò, ribaltoni: è il Napoli a non aver mai mollato, è il Napoli la squadra che ha meritato di cucirsi ancora addosso questo tricolore. Alzala al cielo capitano, tra le lacrime di chi ci ha sempre creduto, di chi è stato al tuo fianco e ci ha sperato, di chi guarda questo capolavoro dall’alto e per chi ha avuto la fortuna di poterlo raccontare. È la vostra notte, è la nostra notte e nessuno la potrà mai scalfire.
Casa a Posillipo
Finalmente quest’anno è stata organizzata la festa in città, con i fantomatici pullman scoperti. Date le difficoltà avute nell’organizzazione, abbiamo finalmente compreso come mai due anni fa la stessa città ha sventolato bandiera bianca, consci che, per il prossimo tricolore, bisognerà partire molto prima con l’organizzazione! Tra cori, trofei al cielo, bandiere e sigari, il grande protagonista è stato come sempre lui che dopo il tentativo di rubare la coppa a Di Lorenzo per alzarla venerdì al Maradona, ha rubato a tutti la scena con la bomba del secolo: il Napoli è a un passo da De Bruyne. Con tanto di videochiamata con la famiglia e l’acquisto di una super villa bellissima all’ombra del Vesuvio. Sperando che non sia per le vacanze estive.
L’opera di convincimento
L’ultimo tassello da sistemare per proseguire con questo grande capolavoro siede lì in panchina, alla destra di Oriali. Antonio Conte ha festeggiato come un matto la sua opera più bella tra gli abbracci emozionati con Lukaku, le parole all’orecchio con De Laurentiis, le splendide parole per il capitano Di Lorenzo e per tutta la piazza. Sul pullman scoperto era il primo ultras, festeggiando con la squadra un anno ricco di sacrifici, lavoro e spirito di abnegazione. Una stagione che gli ha fatto spendere tante energie ma che gli ha donato sogni, riconoscenza e appoggio incondizionato. La ciliegina sulla torta sarebbe proseguire ancora, insieme e in Champions, a caccia di altri incredibili successi. Oriali, Lukaku e la squadra lo hanno promesso: proveranno a convincerlo a restare ogni giorno. La verità la sua solo lui, convinti che il Napoli abbia comunque le gambe forti e le spalle larghe per essere ambizioso anche voltando pagina, ancora una volta. Intanto alla prossima con le Pillole del Campionato del Napoli!
Alessia Bartiromo
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Testarda, imprevedibile, caparbia e passionale. Con la “testa nel pallone” ed i piedi in uno stadio.