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Napoli – Genoa: il Maradona spinge forte, pubblico da record e ritorna il 4-3-3

Il Napoli si prepara alla sfida contro il Genoa con l’entusiasmo di un pubblico che non ha mai fatto mancare il proprio supporto, nemmeno nei momenti più difficili.

Il Maradona sarà ancora una volta tutto esaurito, come accade ormai da più di un anno. A Castel Volturno si respira aria di grandi sfide, e Antonio Conte ha deciso di puntare su volti noti ma con un assetto rinnovato: torna il 4-3-3, che lo scorso anno aveva spinto gli azzurri fino ai vertici del campionato.

Oltre 60mila richieste, lo stadio è una fortezza

Nel pezzo firmato da Pino Taormina, viene riportato un dato impressionante: dalla seconda gara della scorsa stagione, il Maradona non è mai sceso sotto quota 50mila spettatori. In estate, le richieste per gli abbonamenti sono state addirittura oltre 60.000, ma il club ha deciso di fermarsi a quota 20mila per ragioni organizzative e di sicurezza.

“Napoli minorato? Il muro del milione di spettatori paganti al Maradona è stato superato già da qualche settimana”, scrive Taormina, ricordando come solo nella stagione in corso si sia già superata quota 1,3 milioni di presenze complessive.

Questa spinta popolare non è solo un fatto di affetto, ma si traduce in un vero e proprio vantaggio competitivo per la squadra. L’Allianz Arena e l’Etihad Stadium — ricorda ancora Il Mattino — si sono riempiti solo nei match di cartello. Napoli, invece, fa il pieno anche contro squadre di media-bassa classifica.

Scott McTominay, il ritorno da mezzala

L’altro grande tema in vista del match con il Genoa è il recupero del vero Scott McTominay. Dopo un avvio non brillante, il centrocampista scozzese è pronto a tornare nella posizione che lo ha reso protagonista assoluto lo scorso anno: la mezzala sinistra nel 4-3-3. Il Mattino titola: “Scott, accendi la luce”, con un richiamo chiaro alla necessità di una scossa nella manovra azzurra.

“McTominay ha segnato un gol all’esordio, poi le difficoltà con i quattro centrocampisti”, scrive ancora il quotidiano, evidenziando come l’adattamento al modulo con De Bruyne e Lobotka abbia limitato gli spazi e l’efficacia dello scozzese.

La trasformazione tattica voluta da Conte dovrebbe rimettere McTominay nelle condizioni ideali per fare male: inserimenti, tiri da fuori e impatto fisico nella zona rossa. L’obiettivo è restituirgli centralità e brillantezza, come nella stagione passata, dove aveva chiuso con 12 gol e 4 assist in Serie A.

La formula scudetto: torna il 4-3-3

Conte lo ha ribadito con chiarezza nella rifinitura a Castel Volturno: si torna alla base. Il tecnico ex Juventus e Inter è orientato ad accantonare momentaneamente il 4-2-3-1 con cui aveva iniziato la stagione per riproporre il collaudato 4-3-3 dello scorso campionato.

“Una mini-rivoluzione, insomma: Conte vuole un Napoli camaleontico, capace di cambiare pelle e adattarsi”, si legge su Il Mattino.

L’esclusione eccellente sarà quella di Kevin De Bruyne, che andrà in panchina. Il belga ha accusato un calo fisico dopo il doppio confronto con Pisa e Sporting, e lo staff medico ha preferito non rischiarlo.

Neres titolare: velocità e dribbling per rompere il Genoa

Se De Bruyne si ferma, c’è un David Neres che scalpita. Il Mattino lo definisce un “acquisto utile, che ora può finalmente mostrare il suo valore”. Dopo un avvio condizionato da problemi muscolari, il brasiliano è pronto a prendersi la fascia sinistra, liberando così Kvaratskhelia per giocare sull’altro lato o centralmente.

Conte ha bisogno di giocatori in grado di rompere l’equilibrio contro un Genoa che si presenterà al Maradona con un atteggiamento prudente. L’idea è usare la velocità e il dribbling di Neres per aprire spazi e generare superiorità numerica.

Obiettivo leadership

Il match contro il Genoa rappresenta un bivio per gli azzurri. Dopo le difficoltà iniziali, Conte vuole consolidare il gruppo, testare l’efficacia del ritorno al 4-3-3 e prepararsi al ciclo di ferro che attende il Napoli tra campionato e Champions.

“La partita contro il Genoa da vincere per rafforzare la leadership”, si legge a chiusura del pezzo firmato da Pino Taormina.

Il Maradona è pronto. E il Napoli, per restare agganciato alla vetta, dovrà esserlo altrettanto.