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Napoli – Inter 3-1: le interviste post gara

Napoli – Inter 3-1: le interviste post gara

E’ terminata con la vittoria per 3-1 del Napoli la gara più importante dell’ottava giornata del campionato di Serie A.

Una gara vibrante, cominciata con un Inter arrembante nel primo tempo ed un Napoli che per buona parte della prima frazione di gara ha pensato a contenere cercando il modo di ripartire denza rischiare.

Il rigore conquistato da Di Lorenzo ha scatenato un pò di polemiche e soprattutto il clima in campo è stato avvelenato da una lite, fortunatamente limitata dai giocatori di entrambe le squadre, tra il tecnico azzurro e Lautaro Martinez.

Sono intervenuti ai microfoni di Dazn  McTominay, Anguissa; Marotta, Antonio Conte, Chivu e Di Lorenzo.

Ecco una sintesi delle loro parole.

Anguissa:Non è il sistema che ha fatto la differenza, ma l’atteggiamento

“Non so se è un segnale, l’obiettivo è sempre quello di vincere.

Farlo contro una squadra forte come l’Inter è importante per noi, abbiamo giocato con voglia di vincere e l’atteggiamento giusto.

Oggi non è il sistema che ha fatto la differenza, ma l’atteggiamento: abbiamo visto una squadra che voleva vincere.

Non è un problema di modulo, noi giochiamo con vari sistemi, siamo pronti a fare quello che dice il mister”

McTominay: grande reazione dopo la sconfitta in Champions

“Abbiamo avuto una grande reazione dopo la sconfitta in Champions League, affrontando una squadra molto forte.

E’ stata una serata grandiosa contro una squadra top. Spinazzola è un ottimo giocatore con cui ho grande connessione, ma non solo lui.

Adesso bisogna dare continuità”.

E’ stato poi il turno di Marotta, presidente dei nerazzurri, presentatosi ai microfoni.

Marotta: il rigore ha indirizzato il match

“La mia presenza è semplicemente un contributo che voglio dare al sistema perché faccio io un po’ di confusione e non riesco a capire.

Il Napoli ha legittimato la vittoria negli ultimi venti minuti, ma l’episodio del rigore è stato determinante nello spostare l’equilibrio da una parte all’altra ed è nato da una valutazione da parte dell’assistente.

Sto facendo una valutazione di quello che è avvenuto in campo, rispetto a quello che sono le riflessioni fatte più di una volta da Rocchi quando dice: ‘Basta rigorini.

Una volta interviene il Var, un’altra l’assistente.

L’arbitro come avete visto non aveva fischiato ed era ben appostato.

Meglio di lui sicuramente non ci poteva essere nessuno e dopo sei secondi, dieci secondi fischia il rigore perché è intervenuto l’assistente.

Credo che proprio questa dinamica avrebbe richiesto l’intervento del Var, che non poteva intervenire, ma le immagini in questo caso avrebbero dato molta chiarezza.

E allora da lì la partita ha preso una svolta particolare.

Poi ripeto, il Napoli ha legittimato la vittoria nell’ultima mezz’ora, i nostri giocatori hanno dato il massimo e onore ai vincitori.

Ho pensato che fosse bene intervenire e dire che cerchiamo chiarezza, una volta per tutte, nel capire cosa vuol dire ‘rigorino’ e quali strumenti adoperare.

Io sono per la centralità dell’arbitro, ma se subentra un assistente che è in un ottica molto riduttiva rispetto a quella dell’arbitro, l’arbitro non può farsi condizionare così facilmente”.

Conte: L‘Inter appena può manda Marotta, a noi vengo io a parlare

Abbiamo affrontato una squadra fortissima, per me la squadra migliore in assoluto in Italia.

Non arrivi (per caso .ndr) in finale di Champions per due volte in tre anni.

Hanno lasciato qualcosa per strada a livello di vittorie, perché la loro rosa è fuori portata rispetto a tutte le altre.

Abbiamo vinto con tutte le difficoltà che stiamo avendo da inizio anno… perché comunque stiamo viaggiando con infortuni importanti.

Anche oggi mancavano tre giocatori del calibro di Hojlund, Lobotka e Rrahmani, in allenamento Meret si è fratturato il piede, poi si è fatto male anche De Bruyne, e Lukaku non lo abbiamo da inizio anno.

Diciamo che non è un anno tanto fortunato, forse qualcuno ci ha mandato qualche sfiga addosso. Però al tempo stesso noi cerchiamo di ribattere colpo su colpo.

Oggi l’Inter era venuta per ammazzarci sportivamente, è una squadra in grande salute con un filotto di vittorie contro una squadra in difficoltà perché abbiamo perso contro il Torino e abbiamo perso in maniera brutta contro il PSV.

Chiaramente queste sono partite che se capisci il momento devi ammazzare il tuo avversario. Ma noi di morire non ne avevamo e non abbiamo voglia e quindi ne è venuta fuori una partita tosta e gagliarda.

Anche in mezzo a tante difficoltà si è riuscito a fare secondo me un ottima prestazione.

Quando giochi questo tipo di partite sinceramente può accadere (la lite con Lautaro .ndr).

A me quello che preme ricordare è i miei due anni all’Inter, in cui sono riuscito a riportare lo scudetto dopo 10 anni, per di più dopo nove scudetti  consecutivi della Juventus.

Di quell’esperienza mi porto sicuramente degli ottimi ricordi.

Lautaro è sicuramente un ottimo giocatore, magari dal punto di vista umano non ho avuto modo così di conoscerlo per bene.

Ma gli faccio tantissimi auguri e va bene così.

La differenza tra il Napoli e l’Inter: l’Inter appena può manda Marotta, a noi vengo io a parlare.

Secondo me una grande squadra deve fare le corrette valutazioni e capire perché oggi ha perso, e non appellarsi a questo perché crei degli alibi ai calciatori e all’ambiente.

Io penso che questo sia totalmente nocivo. Ecco, io da allenatore non l’avrei mai permesso ad un mio dirigente, in questo caso Marotta, che poi è diventato anche presidente quindi sta facendo una grande escalation.

Un presidente che viene a fare queste considerazioni lo trovo veramente… con tutto il rispetto che ho per il direttore, lasci le cose a chi ha partecipato alla partita e non intervenga.

Così sminuisce anche l’allenatore e non va bene. I

o non ho mai chiesto ai presidenti di fare il papà e di venire a parlare, mi sono sempre difeso da solo. Fare queste difese d’ufficio…”.

Chivu: sprecate energie a litigare con la loro panchina

“Voglio parlare di calcio, di quello che di buono hanno fatto i nostri ragazzi per stare in partita.

Abbiamo preso due pali, siamo andati sotto nonostante la reazione e nel secondo tempo abbiamo perso un po’ di equilibrio subendo il 2-0 ma siamo stati in grado di riaprirla sul rigore.

Dopo abbiamo sprecato energie a litigare con la loro panchina e non abbiamo ritrovato più la lucidità per ribaltare la partita.

E’ uno spreco di energie buttate al vento (litigare .ndr), dovevamo restare lucidi.

Sul secondo gol ci siamo trovati impreparati su una palla buttata là da Spinazzola, poi abbiamo reagito in ritardo e il terzo gol è stato la conseguenza della lucidità persa.

Sono orgoglioso di quello che stanno facendo ( i suoi giocatori .ndr) e sono ancora più fiducioso.

Ho visto un grande primo tempo, siamo riusciti a essere dominanti, venendo qua a fare la nostra partita.

Purtroppo il calcio è quello che è e forse a noi qualcosa è mancato.

Lautaro? Non so cosa è successo e non mi interessa nemmeno, ma parlerò con loro perché non possiamo buttare al vento quello che di buono abbiamo fatto per litigare con la panchina avversaria.

Dobbiamo pensare a quello che siamo e dove vogliamo arrivare”

Di Lorenzo: oggi sentivo un’aria diversa

Ci speravo nella vittoria, oggi sentivo un’aria diversa. Ci voleva una partita così dopo la brutta figura fatta in Champions.

Siamo ripartiti nel modo giusto e siamo contenti.

Rigore? Ho sentito il contatto dietro  che non mi ha fatto stare in piedi: non ho simulato, poi decide l’arbitro.

Avevamo preparato la gara con Neres.  Sono stati bravi i calciatori a inserirsi alle sue spalle.

In inserimento hanno fatto benissimo i centrocampisti, abbiamo fatto due gol molto belli”.