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Esclusiva – Michele Danese a Casa Serie A: “Il Napoli ritrova il gioco. Spalletti? Il tatuaggio è solo un ricordo”

Ospite di Max Viggiani nella nuova stagione di Casa Serie A – format prodotto da CasaNapoli.net e in onda su One TV (canale 79 del digitale terrestre) – il direttore sportivo e content creator Michele Danese ha offerto un’analisi chiara e diretta sull’attualità del calcio italiano.

Il suo intervento ha spaziato su diversi fronti: dal momento del Napoli alla figura di Luciano Spalletti, passando per il sistema arbitrale e il tema sempre delicato dei tifosi.

Il Napoli senza De Bruyne

Nel commentare il ritorno al 4-3-3 del Napoli, Danese ha sottolineato come l’assenza di De Bruyne abbia favorito il recupero dell’identità tattica della squadra:

“Con l’infortunio di De Bruyne il Napoli ha avuto la fortuna di tornare al 4-3-3 che conosce a memoria. Con Anguissa e McTominay che hanno segnato… perché le mezzali ora si inseriscono. Senza De Bruyne è tornato il Napoli campione d’Italia.”

Ha poi aggiunto:

“Lobotka è il giocatore più sottovalutato d’Europa, l’unico che sa dove dare la palla ancora prima che gli arrivi. Questo è il Napoli che vinceva, adesso che è tornato a quel modulo, si vedono i risultati.”

Spalletti, tra tatuaggi e dichiarazioni passate

Sollecitato su Luciano Spalletti e il tatuaggio dello scudetto del Napoli, Danese ha ridimensionato le polemiche nate dopo il suo approdo alla Nazionale:

“Quel tatuaggio è il ricordo di un momento, non è una promessa. Se vinci lo scudetto dopo 33 anni con il Napoli, ti tatui quella roba lì. Poi i percorsi cambiano.”

Sul rigore in Napoli-Inter

Parlando del discusso rigore assegnato all’Inter, Danese ha raccontato un episodio curioso vissuto allo stadio:

“Io ero dietro la porta, ho sentito Lautaro gridare ‘Chiricocio’ mentre De Bruyne si preparava a calciare il rigore. È una superstizione sudamericana per maledire l’avversario. Non ha sbagliato… ma si è fatto male.”

Sull’operato del team arbitrale ha commentato:

“Se sbaglia il guardalinee e l’arbitro si fida, ci può stare. Ma oggi c’è il VAR: se non viene richiamato, allora è un errore multiplo. E questo fa male alla credibilità del sistema arbitrale.”

I divieti ai tifosi napoletani

Danese ha espresso la sua contrarietà rispetto al divieto di vendita dei biglietti ai tifosi del Napoli residenti in Lombardia per la sfida contro l’Inter:

“Ci sono tanti tifosi del Napoli che vivono al Nord, tifosi veri, corretti. Non puoi impedirgli di andare allo stadio solo perché sono residenti lì. È un’ingiustizia.”

E ha concluso:

“In Inghilterra vanno allo stadio con sciarpe diverse, accanto, anche se tifano squadre opposte. Da noi, purtroppo, si continua a generalizzare, e chi ci rimette sono i tifosi perbene.”