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De Laurentiis non può fare di più per il Napoli perchè …

Montanari:   … è scritto nei bilanci da due anni che il core business della FilmAuro è in deficit ed è normale che si cerchi di diversificare. La scelta di puntare sul food è relativa ad un settore in crescita. De Laurentiis che più di quello che ha fatto per il Napoli, non può fare

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, sono intervenuti opinionisti e giornalisti per parlare del Napoli, della situazione economica della FilmAauro, di De Laurentiis e di altro.

Questi i loro interventi riportati da casanapoli.net:

 Andrea Montanari: “I bilanci della FilmAuro sono in deficit. De Laurentiis non può fare di più per il Napoli”
Milano&Finanza: “Le squadre inglesi hanno programmato una revisione delle loro aziende con un importante operazione economica. Probabilmente continueranno a crescere e quindi, la loro è una vera e propria strategia di business. E’ scritto nei bilanci da due anni che il core business della FilmAuro è in deficit ed è normale che si cerchi di diversificare. La scelta di puntare sul food è relativa ad un settore in crescita. Bisogna capire quanto e come ci scommetterà anche perchè ha investito, anche, sul Bari. Bilanci ultimi alla mano 2017-2018 non ha ricavato molto per sganciare l’attenzione dal calcio. Il business cinematografico è in crisi perchè ci sono una serie di fattori come Netflix, Hollywood, i cinepanettoni in calo ecc … sicuramente il settore della ristorazione è più abbordabile per la famiglia De Laurentiis che più di quello che ha fatto per il Napoli, non può fare. Il Napoli come la Roma sono gestite in modo da raggiungere la Champions e le plusvalenze. Se si vuole investire, bisogna avere una strategia a lungo termine e non so se De Laurentiis ha la forza di fare di più non avendo le stesse risorse della famiglia Agnelli. La gestione del Napoli dal punto di vista economico-finanziario molto buona e ADL fa bene a continuare in questa direzione. I soldi della Filmauro e i ricavati non ci è dato sapere come vengono rinvestiti. Sicuramente, il Napoli ne avrà ricevuti da questi ma i soldi sono loro e ci fanno quel che vogliono”.

Stefano Borghi: “L’Ajax ha perso ma sarà la squadra più ricordata di questa Champions League. Vincerà il Liverpool. Lozano al Napoli? Sarebbe un ottimo acquisto”
Stefano Borghi, DAZN: “La fine brutale del sogno dell’Ajax ci ricorda che la squadra perdente sarà ricordata perchè ha regalato molto. Il ritorno delle inglesi in finale di Champions League ci ricorda che il massimo investimento non è massima vittoria e il Tottenham ne è un esempio perchè non ha fatto mercato ma ha investito sul proprio stadio. Poi, la detronizzazione delle spagnole in Champions è dovuto anche al fatto che ci sono tutti allenatori internazionali e che sono valutati per far giocare bene le proprie squadre. Almendra è un ottimo giocatore e sarebbe da Napoli. Klopp è alla prima finale da favorito e tutto può andare in positivo perchè riesce a convogliare tutto il suo spirito in carica; il Tottenham è arrivato in finale senza Kane e recuperarlo è una gran cosa. Prevedo la vittoria del Liverpool ma questa Champions League ci ha insegnato che tutto può succedere. Lozano è uno di quei giocatori che ti possono far fare punti subito e se arrivasse al Napoli, sarebbe un acquisto importante”.  

Paolo Condò: “La lezione di questa Champions League? Non gestire le partite ma giocarle fino all’ultimo”
Paolo Condò, Sky Sport: “Sono un giochista che vuole ottenere dei risultati. Respingo il concetto che si vince senza giocare bene; per me il giocare bene porta alla vittoria. Tratto con molta cautela il giudizio sulle partite senza trarre delle conclusioni generali su di esse; non esistono ricette giuste o sbagliate ma ricette applicate bene o male. Ieri sera, il vero miracolo è stato vedere come una squadra come il Tottenham esausta in campionato abbia trovato le motivazioni per correre in finale. Tutto ciò che ha fatto l’Ajax nel torneo non viene cancellato ma nel secondo tempo di ieri è mancata l’esperienza di saper gestire i momenti e soprattutto quando ha avuto tutto da perdere non è riuscita a fare un goal e andava siglato. Il lascito di questa Champions League è da ritrovare nella maglia di Salah con scritto “Never Give Up”. Dall’Atletico Madrid alla Juventus passando allo stesso Ajax e al Barcellona si è innescato un sistema che ha finito per disintegrarsi. La lezione è che nel calcio di oggi devi dare il tutto per tutto e non perderti nel gestire le partite”. 

Cristophe Berard: “Allan è la priorità del Psg. Basteranno 60 mln a De Laurentiis?” Cristophe Berard, Le Parisien: “Allan è la priorità del Psg e l’allenatore l’ha scelto come obiettivo numero uno. Per ora è tutto sospeso e non sarà ufficiale prima che finisca il campionato perchè l’aria è tempestosa dopo il disastro di Manchester e la figuraccia in Coppia di Francia. La soluzione non è cambiare Tuchel perchè il Psg ha bisogno di continuità. Neymar e gli altri brasiliani vogliono Allan e dopo la partita di Coppa di Francia, Neymar ha detto che ci sono stati problemi con i giovani dello spogliatoio. Prima di comprare Allan il Psg deve vendere qualcuno e penso che verranno offerti 50-60 milioni al Napoli”.

Massimo Antonelli: “Cynthia Cooper e Casey Shaw tra i ragazzi del Tam Tam. Un’emozione sincera in grado di abbattere gli ostacoli e le difficoltà
Massimo Antonelli, Coach Tam Tam Basket: “Molti ragazzi  della comunità africana che prima non facevano sport, ora lo fanno. Abbiamo appena ospitato due atlete NBA Cynthia Cooper e Casey Shaw e sono stati in grado di coinvolgere i ragazzi. Sono stato il tramite tra l’ambasciata americana e il nostro territorio per creare uno scambio sincero su temi importanti come la dispersione scolastica e il bullismo. Oggi pomeriggio verranno ad incontrare i nostri ragazzi del Tam Tam a Castelvolturno e mi aspetto altre emozioni nell’approccio e nella condivisione di questo sport”.

Luca Telese: “I giovani nel calcio italiano sono trattati come pizza e fichi. Embelamtici i casi di Pellegrini e Zaniolo”
Luca Telese, giornalista: “L’85 % delle squadre giovanili non arriva a giocare in Serie A. C’è qualcosa di sbagliato nel guardare questi giovani. Solo l’Atalanta contribuisce a far crescere i giovani e i risultati li abbiamo visti quest’anno. Dal punto di vista economico e culturale si è imposto un sistema nel quale un giovane viene fatto crecere, venduto ad un’altra e poi ricomprato ad un costo maggiore rispetto a quando si è venduto. Questo è il caso della Roma con Pellegrini. Inoltre, il caso Zaniolo è emblematico per capire il mercato dei giovani spesso valutato come pizze e fichi. Oggi con il Var ci deve essere un miglioramento del regolamento perchè il Var deve avere l’obbligo di dire all’arbitro di vedere gli episodi. Poi, è l’arbitro a decidere cosa fare. Non mi pronuncio sulla questione del cursore. Abbiamo avuto molti casi in cui l’episodio doveva essere rivisto. La classe arbitrale è in una situazione di crisi e terremoto tanto da aver vissuto l’introduzione del Var come una diminutio e si sono innescati dei meccanismi di potere e autorevolezza. Ancelotti ha risolto il problema enorme della turnazione mancata negli anni precedenti e ha raggiunto la Champions con giornate di anticipo. Direi che è andata bene così”.  

Carlo Tavecchio: “Quando Blatter mi diede la possibilità di introdurre il concetto di Var erano in disaccordo Platini e la classe arbitrale”
Carlo Tavecchio, Ex Pres. FIGC: “Il sistema calcistico europeo ha molta più fiducia nei giovani rispetto a quello italiano. Noi ci siamo fossilizzati nell’importazione di grandi nomi ma non possono risollevare le sorti delle intere squadre. I giovani europei sono sempre favoriti dal fatto di provenire da altri paesi e non dal nostro. Devo dare atto al Presidente Blatter di avermi dato la possibilità di introdurre il Var. Quando incontrai Blutter c’era un’assenza della classe arbitraria per non dire contraria. Platini era a sfavore. Quando l’arbitro non va a vedere l’episodio già si è messo d’accordo con il Var. Io più che portare la tecnologia non posso fare, andrebbero chieste delle cose alla categoria arbitrale”.  

Samuele Ciambriello: “Allan non va a Parigi. Ancelotti deve portarsi in valigia 5 suoi fidati”
Samuele Ciambriello, docente universitario: “Allan non andrà al Psg. Sono per promuovere i giocatori e non per blindarli. Non contesto la gestione di Ancelotti anzi, è riuscito a mettere in campo tutti tuttavia dopo questo anno di noviziato mi aspetto delle idee chiare per sfidare la Juventus. Il Napoli dovrà avere un’autorevolezza maggiore e Ancelotti dovrà portarsi con sè dei giocatori fidati”. 

Umberto Chiariello: “L’unica cosa che conta è … emozionare”
Editoradio di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC: “Non c’è niente da fare. La Juventus ha creato un clima talmente pervasivo che anche le menti migliori si sono annullate. Questa storia che si vince senza il gioco non è vera. Si vince attraverso il gioco, e l’intensità. Gli unici che non hanno provato a rimontare siamo noi mentre gli altri si e hanno fatto più di 60 partite. Questi corrono ancora e noi siamo lontani anni luce. Di che vogliamo parlare? Quali sono le squadre che hanno vinto difendendo e con il contropiede? Si parla di un rapporto di 1 a 3. In Europa si vince con il gioco e i bufalari del pragmatismo devono imparare solo”.

 

 

 

 

 

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