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Gattuso in conferenza stampa: Le parole del tecnico nel post gara

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Le parole di Gennaro Gattuso in conferenza stampa al termine del match perso allo stadio Olimpico contro la Lazio

Le parole di Gennaro Gattuso in conferenza stampa al termine del match perso allo stadio Olimpico contro la Lazio

Ecco le sue dichiarazioni di Gattuso

Come mai i cambi cosƬ tardi?Ā “PerchĆ© vedo che la squadra sta bene, tiene bene il campo e non cambio. La squadra fa le cose che chiedo, non ĆØ obbligatorio fare il cambio”.

Miglior gara della sua gestione?Ā “Primi 45′ di possesso sterile, gli abbiamo fatto il solletico, potevamo fare meglio. Nella ripresa abbiamo lavorato bene sulle catene esterne, sviluppavamo meglio il gioco, poi c’ĆØ stato un errore e la responsabilitĆ  dell’errore ĆØ mia perchĆ© sono io che chiedo al portiere di uscire sempre dal basso e rischiare, ci alleniamo cosƬ e ci sta che il portiere possa sbagliare. Il portiere ĆØ fondamentale nel farti uscire dalla pressione della Lazio, Ospina oggi l’ha fatto 7-8 volte con le imbucate”.

Uscire sconfitti ma da padroni del campo, ĆØ una mazzata psicologica?Ā “Abbiamo bisogno maledettamente di una serie di risultati, la squadra ĆØ viva, in 16 allenamenti abbiamo sviluppato questo gioco, di solito ne servono 45. Siamo sulla strada giusta, ma vallo a raccontare ai giocatori, io ho fatto il calciatore… la bravura mia e dello staffo ĆØ non far mollare di una virgola e dare continuitĆ . Oggi ĆØ difficile dopo prestazioni cosƬ con Inter e Lazio fare 0 punti, ma dobbiamo crederci fortemente”.

Il commento di Gattuso sull’errore di Ospina

Il Napoli s’ĆØ fatto il sesto gol da solo. Nel primo tempo squadra troppo bassa?Ā “C’era poco spazio, non si puĆ² avere agonismo perchĆ© corri massimo 10 metri senza spazi, non ci venivano a prendere ma ci aspettavano e dovevamo essere piĆ¹ bravi a muoverci, non solo a cercare la profonditĆ . In questo momento non siamo una squadra pensante, per tanti anni il Napoli ĆØ stato pensante. Gli errori arrivano anche perchĆ© pensi tante cose, ad accorciare, a lavorare sulle catene, i giocatori venivano da un calcio diverso. Due anni fa si pensava, si saliva, si stava nei 25 metri, ora dobbisamo tornare a pensare”.

Quanto vale la Coppa Italia?Ā “E’ fondamentale vincere le partite, dobbiamo iniziare a vincere”.

Sugli obiettivi di classifica.Ā “Io sono il primo responsabile quando i risultati non arrivano, non mi sto tirando fuori. Non riusciamo a vincere ma non possiamo pensare alla classifica, alla Champions, all’Europa League, ora dobbiamo pensare a migliorare, allenarla giorno dopo giorno per vedere miglioramenti. Nessuno pensava che non ci fossero problemi, se non c’erano io non starei qui. Abbiamo toccato il fondo, a tratti da 3 settimane si sono visti miglioramenti”.

Occasioni create e non concretizzate, problemi al tiro o servono piĆ¹ uomini in attacco?Ā “Eh, bella domanda… ora abbiamo bisogno di equilibrio, anche sull’1-0 ci siamo messi a due a centrocampo per avere una punta in piĆ¹ ed abbiamo preso delle imbucate. Quando siamo equilibrati riusciamo a soffrire, poi ci sta portare qualche uomo in piĆ¹ in attacco ma per ora la coperta ĆØ corta, per fare male di piĆ¹ ci fanno piĆ¹ male”.

Errori individuali, la squadra non annusa i pericoli?Ā “La squadra ora ĆØ pensante, chiedo tanto ai miei giocatori, pensando a tante cose puoi sbagliare, non siamo bravi abbastanza a gestire tutte le informazioni ma dobbiamo continuare”.

Demme giĆ  pronto per giocare?

“Credo di sƬ, ha fatto la pausa per lo stop della Bundesliga, fisicamente sta bene e credo che sia lui che chi arriverĆ  dopo (Lobotka, ndr) ci darĆ  una mano, anche in allenamento perchĆ© due elementi ci alzano il livello”.

cosa dirĆ  alla squadra dopo un ko con una prova cosƬ?Ā “Niente, cosa vuoi dire, fai vedere cosa hanno fatto bene e i pochi errori, poi devi vincere perchĆ© le chiacchiere se le porta via il vento ed a noi servono fatti concreti”.

Sembra che il Napoli si stia ricostruendo da zero, era importante fare un ritiro estivo per lei?

“Non ĆØ un’impressione, ma un dato di fatto. Ora sarebbe facile per me dirlo, lo penso davvero, quando lavoro dall’inizio… so cosa voglio, con chi lavora con me, ĆØ molto piĆ¹ facile quando fai 30-40 giorni in ritiro. Non serve solo per correre, ma anche per far capire le metodologie, il calcio che vuoi giocare. Vedendo la qualitĆ  della squadra sarebbe stato molto piĆ¹ facile”.

Lazio piĆ¹ matura?Ā “SƬ, oggi si puĆ² permettere due attaccanti e Milinkovic e Luis Alberto da mezzali, ĆØ cambiata poco e quindi ti crea problemi con 5-6 uomini in area”.

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