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Vittorio Feltri: “Io a Napoli? non voglio fare il posteggiatore abusivo”

Il direttore di “Libero Quotidiano“, Vittorio Feltri, torna ad attaccare Napoli e il Sud in generale, per rispondere alle accuse rivolte contro la Lombardia

Il direttore di “Libero Quotidiano“, Vittorio Feltri, torna ad attaccare Napoli e il Sud in generale, per rispondere alle accuse rivolte contro la Lombardia

Vittorio Feltri torna a parlare contro Napoli e il meridione dā€™Italia. Il direttore di Libero, rispondendo alle accuse rivolte contro la Lombardia attacca Napoli e il sud a testa bassa.

Queste le sue parole:

Un pestaggio senza precedenti che colpisce polentoni quasi fossero delinquenti oltre che untori indefessi. Il migliore dei settentrionali ĆØ dipinto quale un bastardo intento solo a impestare i connazionali e ad accumulare denaro, speculando su tutto, anche del virus.
Ma le offese sanguinose sparate sui lombardi non hanno suscitato polemiche: solo approvazioni.

Non cā€™ĆØ stata e non cā€™ĆØ anima che si indigni e invochi punizioni nei confronti dei detrattori dei miei conterranei. Niente, neanche un sospiro. Se io dico che i napoletani sono spettinati, vengo infilato nel tritacarne e ridotto a polpetta.
Se invece il Paese intero imputa ai lombardi di essere un popolo di gentaglia arraffona, avida e senza dignitĆ , tutto va bene madama la marchesa. Non mi aspetto le scuse di chi sputtana i miei concittadini, mi accontenterei che chiudesse la bocca e pensasse che senza la Lombardia tornerebbe alla mezzadria e al latifondo“.

Il direttore di Libero continua la sua invettiva contro i Napoletani:

“Ricordo quando il Governatore della Campania, il simpaticissimo De Luca, aveva da poco dichiarato lā€™intenzione di chiudere i confini della sua regione. Cosa saggia.Chiamato a commentarla, mi chiesi se tale chiusura fosse solo in entrata o anche in uscita. Precisando comunque che a me non importava trasferirmi a Napoli per lavoro, visto che non avevo e non ho intenzione di fare il posteggiatore abusivo. Aggiunsi che il capoluogo vesuviano ĆØ abitato anche da gente che non soffre di alcun complesso di inferioritĆ , ma ĆØ inferiore. Il giudizio non era di tipo antropologico, dato che perfino io so che Benedetto Croce non ĆØ nato a Cuneo e che Gabriele Dā€™Annunzio non ĆØ venuto al mondo a Sondrio. In discussione dunque non erano nĆ© potevano essere le virtĆ¹ intellettuali dei meridionali, bensƬ il loro livello economico, sociale e civile.

Chiunque sa che il Mezzogiorno soffre di arretratezza in campo produttivo: il reddito dei suoi cittadini ĆØ la metĆ  di quello dei lombardi, ĆØ devastato dalla criminalitĆ  organizzata, ĆØ privo di infrastrutture idonee a favorire lo sviluppo. Queste sono veritĆ  incontestabili. Nonostante ciĆ² sono stato linciato quasi avessi offeso il popolo del Sud, il quale peraltro si lamenta proprio perchĆ© lo Stato non ha mai provveduto a colmare certe lacune che lo rendono appunto inferiore (che non ĆØ una parolaccia) al settentrione. ƈ un fatto noto a chiunque conosca la realtĆ  patria. Mi sono preso valanghe di insulti”.

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