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L’aeroporto di Buenos Aires potrebbe essere intitolato a Maradona

Napoli Maradona

Bochini ritiene che sia giusto che l’aeroporto di Buenos Aires renda omaggio al Pibe de Oro

La morte di Diego Armando Maradona ha sconvolto il mondo del calcio e non solo. Dopo le dimostrazioni di affetto da tutto il pianeta, si prova a ripartire. Soprattutto l’Argentina e Napoli cercano di voltare pagina. Ma il Pibe de Oro non si dimentica e infatti si sta pensando di intitolare l’aeroporto di Buenos Aires al grande campione.

Sicuramente la struttura ospiterà una nuova statua. Il monumento verrà eretto proprio in omaggio a Maradona. Ma potrebbe accadere anche dell’altro.

L’aeroporto internazionale Ministro Pistarini sorge a Ezeiza, a circa 22 chilometri di distanza da Buenos Aires. Si chiama così in onore dell’ex ministro dei Lavori Pubblici.

Fu lui, infatti, a porre nel 1945 la prima pietra nel luogo in cui sarebbe poi sorto l’aeroporto di Buenos Aires. Adesso però la storia potrebbe cambiare, come ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport Ricardo Enrique Bochini.

L’ex centrocampista ha vinto nel 1986 il campionato del mondo durante il quale proprio Maradona trascinò l’Argentina verso il titolo iridato con le sue meravigliose giocate.

Bochini: “Quando arrivi in Argentina arrivi da Maradona”

Bochini ha detto senza mezzi termini che l’aeroporto di Buenos Aires: “Dovrebbe chiamarsi Maradona”. A suo parere, non si tratterebbe di una mancanza di rispetto nei confronti dell’ex ministro Pistarini.

L’ex calciatore ha rimarcato con forza che quando si approda in Argentina: “Arrivi da Maradona”. È lui il grande simbolo del Paese sudamericano.

Il campione del mondo 1986 ha confermato che presto verrà realizzata una statua dell’ex fuoriclasse del Napoli. La scultura si ergerà nel bel mezzo del suddetto aeroporto.

In questo modo i turisti, quando atterreranno ad Ezeiza, potranno ammirare fin da subito il monumento dedicato all’immenso Pibe de Oro. Bochini ha svelato che questo era anche il grande sogno del padre di Maradona.

Successivamente ha aggiunto che si sta pensando di fare del 30 ottobre (giorno della nascita del campione argentino) il “giorno nazionale del calcio”.

Parlando del Mondiale del 1986, l’ex centrocampista ha ricordato che in quel periodo il numero 10 per eccellenza era nel momento migliore della sua carriera.

Ha ricordato che, oltre ad essere il miglior giocatore del mondo, Diego era anche un ottimo compagno di squadra, una persona sempre felice. “Non ha mai dimenticato di essere argentino”, ha chiosato Bochini.

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