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Corbo: “Napoli? ADL dovrà ripartire da 5 punti fondamentali: meno sprechi e più competenza sul mercato”

Aurelio De Laurentiis

Corbo: “Napoli? ADL dovrà ripartire da 5 punti fondamentali: meno sprechi e più competenza sul mercato”

Corbo: “Napoli? ADL dovrà ripartire da 5 punti fondamentali: meno sprechi e più competenza sul mercato”

Sulle pagine di Repubblica si legge l’editoriale di Antonio Corbo che individua la strategia di De Laurentiis per rilanciare il suo Napoli. Un vero e proprio “Codice De Laurentiis” che si articola in cinque punti fondamentali. Ecco quanto riportato:

Come i nuovi modelli di auto, Aurelio De Laurentiis solleverà un po’ per volta il drappo che copre il suo nuovo Napoli. Comincia mercoledì a Roma. Più che il giorno, conta la data. Trenta giugno. Quando termina la stagione più infelice della sua presidenza, la 17esima. Ha bruciato la Champions e una cinquantina di milioni pareggiando con un Verona allo sfascio. Non ha cancellato la macchia del 5 novembre 2019, una rivolta che ha lasciato altre tensioni fino alle ultime ore del campionato“.

Corbo poi individua cinque punti fondamentali:

“1. Chissà se la squadra sarà ricostruita secondo canoni europei: meno grazia e più forza. Meglio se si racconta a Spalletti che l’elogio del palleggio si è fermato con i 91 punti di Sarri e gli splendori di Mertens. Tutto è poi svanito. Il futuro è la prepotente cavalcata di Osimhen, la conversione del gioco da orizzontale a verticale, le aggressioni da preferire ai ricami.

2. Il Napoli come quasi tutti i club europei entra in una fase più austera. Sono eccessivi 140 milioni lordi di stipendi, dirigenti compresi, per finire il Europa League. Ogni giocatore ha diritto a chiedere rinnovi a cifre più alte. Il club ha il dovere invece di ascoltare il mercato. Semplice: i più richiesti sono ceduti o trattenuti con contratti più robusti. Accade in ogni azienda, clinica, industria, redazione. Si aumenta lo stipendio solo a manager, chirurgo, ingegnere o firma che la concorrenza vuol soffiare. In tempi così grami, una società si limita altrimenti a rispettare i contratti fino alla scadenza. Sarà così per tutti, anche per Koulibaly, Fabiàn Ruiz, Insigne e altri.

3. La scelta di Roma per la conferenza mira a coinvolgere la stampa estera. Il Napoli è un prodotto da sistemare meglio nel marketing, è vero. Ma ancora prima del Napoli, De Laurentiis dovrà promuovere se stesso. La sua immagine è scolorita da silenzio stampa come da fluviali esternazioni. Più che dei brevi cenni sull’universo, il tifoso aspetta parole chiare. Vuol sapere che Napoli sarà. Ed è ora che il presidente accetti domande scomode come in tutte le più corrette e credibili conferenze.

4. Mercato più avaro ma senza sprechi e più competenza, non solo i 20 milioni per Lobotka fanno discutere.

5. Basta screzi, giocatori spediti in tribuna, liti tra allenatore e società. Ora il Napoli aspetta il nuovo codice De Laurentiis. Lo stile dà più vittorie, quando c’è“.