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Il Napoli è più forte: la differenza la fa l’allenatore

La gara con il Verona è passato, i due Napoli a confronto: quest’ anno la squadra è più forte ed il merito è dell’ allenatore.

Il Napoli è più forte: la differenza la fa l’ allenatore.

E’ iniziato da appena due giornate il campionato 2021/2022, troppo presto per fare bilanci o pronostici ma alcune novità già si possono notare.

Il Napoli che ha racimolato due vittorie in altrettante gare, nonostante le assenze (e il mercato ancora aperto, ndr) sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo oltre ad una toccatina di ferro) più forte di quello dello scorso anno.

La gara (maledetta) con il Verona (e lo strascico che nè è conseguito) sono ormai alle spalle e, onestamente, il merito è da conferire ad un’ unica persona: Luciano Spalletti. Proprio lui, l’ ex tecnico di Inter e Roma rende la squadra più forte dello scorso.

Un “allenatore vero” era quello che serviva.

Un anno fa, all’ inizio della stagione, si partiva con bottino pieno. Sulla panchina del Napoli c’era Gennaro Gattuso che, pochi mesi prima, aveva rialzato una squadra con il morale sotto i tacchi dopo l’ ammutinamento della stagione precedente con il conseguente esonero di Ancelotti.

Gattuso, con la sua grinta, era riuscito anche ad alzare una Coppa Italia contro la Juventus e portare gli azzurri dai bassi fondi della classifica fino al sesto posto.

Insomma, i presupposti per un stagione positiva c’erano tutti e poi il mercato aveva regalato Osimhen e Bakayoko. Ma le difficoltà tra Covid e infortuni hanno minato le certezze del tecnico calabrese che nella seconda parte della stagione ha iniziato a perdere la bussola: scontri con la società, l’ ombra dell’ esonero e poca lucidità nella gestione della rosa hanno fatto perdere terreno in classifica alla squadra fino al fatidico pareggio con il Verona con la conseguente Champions sfumata.

Nulla togliere al Gattuso uomo che aveva creato un gruppo comunque granitico ma l’allenatore ha mostrato tutti i suoi limiti.

Spalletti ha portato certezze tattica, rivalutato alcuni elementi con la sua esperienza. Esperienza che sta aiutando il Napoli (vedi Genova) a non perdere la bussola in certi frangenti. Poi il mercato è venuto in soccorso del toscano.

Mercato senza colpi ad effetto ma la rosa è cambiata.

E’ vero l’ immobilismo di DeLa sul mercato è sotto gli occhi di tutti, ciò nonostante, questa rosa è cambiata. In primis le conferme dei pezzi pregiati grazie alle “catene” di Spalletti ma anche il rientro alla base di Ounas rivitalizzato dal toscano e poi Elmas, che sembra finalmente nel progetto dopo 3 anni tra luci e ombre e soprattutto Lobotka, lontanissimo parente di quello (non) visto nella scorsa annata.

Ancora merito di Spalletti, allenatore da campo con diverso piglio nei rapporti con la stampa (a differenza del predecessore). Forse “paraculo”, ma certamente attento anche nelle interviste.

Unica pecca? Il non aver insistito con la società nell’ acquisto di un terzino sinistro, ancora tallone d’ Achille di questa squadra. Un pò troppo aziendalista l’ uomo di Certaldo che magari riuscirà anche nel miracolo di far resuscitare Ghoulam.

La stagione sembra nata sotto una buona stella, tutto è possibile.