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Striscione Verona, Giordano (CorrSport): “Negli stadi non c’è posto per questa gente. Non confondiamo la goliardia con la delinquenza”

Radio Marte Antonio Giordano Callejon

Striscione Verona, Giordano (CorrSport): “Negli stadi non c’è posto per questa gente. Non confondiamo la goliardia con la delinquenza”

Striscione Verona, Giordano (CorrSport): “Negli stadi non c’è posto per questa gente. Non confondiamo la goliardia con la delinquenza”

Ai microfoni di Radio Marte è intervenuto il giornalista del Corriere dello Sport Antonio Giordano. Queste le sue parole sul vergognoso striscione esposto dai tifosi del Verona:

Striscione a Verona? L’errore di fondo è quello di confondere la goliardia con la delinquenza. Siamo di fronte a una forma di razzismo, siamo andati ben oltre ogni forma di limite. C’è una forma di razzismo che non può essere taciuta o ignorata, che spinge il più pudico di tutti a spingersi oltre sé stesso. Non c’è posto negli stadi o nella società civile per questa gente. Chi si inventa uno striscione del genere è capace di qualsiasi altra cosa, magari di aspettarti sotto il portone di casa. Chi ha il germe della violenza può estrapolarlo in qualsiasi momenti. Non possiamo voltarci e pensare che sia un demente, servono delle leggi. Lo Stato e il calcio devono smetterla di fingere“.

Giordano ha poi aggiunto: “La tolleranza zero deve ancora arrivare in Italia. Gli hooligans non li hanno fermati a parole, sono stati portati in galera. Lì è successo altro? Può succedere anche qui. A Verona l’ambiente è brutto, come spesso accade. Gli imbecilli generano imbecillità. E allora basta.

Queste cose si devono punire. Mi sembra comunque che a Napoli una cosa del genere capiti ma molto raramente. E dobbiamo preoccuparci anche di questo, non possiamo far finta di niente. Anche in una città che viene sommersa dagli insulti (e che non ha mai reagito con veemenza, anzi magari l’ha presa con ironia) viene manifestata intolleranza. Dobbiamo superare l’interesse personale dei club che vogliono far finta di niente per tenersi buoni i loro tifosi“.