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Chiariello: “De Laurentiis non ha come obiettivo lo scudetto”

Radio Punto Nuovo Chiariello

Umberto Chiariello è intervenuto oggi ai Microfoni di Campania Sport per analizzare il mercato del Napoli.

Le parole di Chiariello

 

“De Laurentiis non ha come obiettivo societario la vittoria dello Scudetto. Non è vero che non vuole vincere, ma gli va bene vincere come eventualità: in primis, vuole andare in Champions. Senza quei soldi delle coppe, deve vendere i pezzi migliori, diventa un loop negativo. De Laurentiis è obbligato a fare la squadra buona, perché deve salvare i conti; ma non così buona per essere competitiva per lo Scudetto. Per lo Scudetto, servono investimenti a perdere, giocatori vecchi e non rivendibili. L’ha fatto una sola volta, con Ibrahimovic: l’avevo preso, ma Gattuso, subentrato ad Ancelotti, ha fatto saltare tutto”.

Chiariello ha poi aggiunto: “Kalidou Koulibaly, nonostante le smentite, è ai titoli di coda. Le possibilità sono tre: rinnova, ma a che cifre?; non rinnova e va via a scadenza, a zero euro; oppure va venduto adesso. Ecco perché è più facile che vada via ora. Intanto, i giornali scrivono che ha già ha portato le sue auto a Parigi, dove ha casa. Fabian non rinnova e deve per forza andare via: è un altro possibile partente”.

“Ospina verso il non rinnovo, Mertens è da vedere. Vi sembra che il Napoli possa sostituirli subito e rimanere competitivo per i massimi livelli? Se non c’è la volontà di fare quello che ha fatto il Milan, mantenendo alta la competitività con giocatori esperti come Kjaer, Ibra e Giroud, non puoi perseguire la strada maestra. Ecco perché a Napoli c’è scollamento”.

“Il Real Madrid, che ha vinto la Champions con Ancelotti, per la crisi economica si è ridimensionato, ma lo ha fatto comprando dei talenti giovanissimi, importanti e costosi, come Rodrygo: ragazzi da 40 milioni l’uno, non come gli investimentucci de10 milioni che facciamo a Napoli perché questo ci possiamo permettere…”.

“Benzema, per De Laurentiis, era vecchio tre anni fa, e ora rischia di vincere il Pallone d’Oro. Modric è un ‘dinosauro’ del calcio. Sono le colonne di un Real che non gioca un grande calcio, ma che ha la forza di battere tutti, specie le big di Premier. Un po’ ricorda la vittoria dell’Italia al Mondiale dell’82. Rimaniamo sempre con la sensazione che avrebbero meritato di più gli altri, ma queste vittorie non sono riducibili ad un colpo di fortuna”.