fbpx

Oggi a 1FootballClub su 1 Station Radio intervista tripla

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, si è svolta un intervista tripla, per primo è intervenuto Benoit Cauet, ex calciatore dell’Inter.

Chi crede sia avvantaggiato, tra Napoli e Inter, per la sfida di domenica?

“L’Inter ha potuto fare una rotazione in Champions. Abbiamo visto anche degli effetti, nel primo tempo, molto contrastanti. Il Napoli, invece, ha giocato con la propria formazione tipo. I nerazzurri, dunque, potranno partire avvantaggiati dal punto di vista atletico, anche se il pubblico del Maradona potrà essere un fattore”

Dove può arrivare il Napoli di Mazzarri?

“Quel che si è visto nelle prime due partite è un entusiasmo ritrovato, un modo di giocare che corrisponde maggiormente a quanto fatto la scorsa stagione. Le prerogative di questo Napoli, negli ultimi anni, sono quelle di un calcio spumeggiante, di conquista di palla. Il Napoli, con le sue qualità, può solo migliorare”

Domenica sarà sfida anche tra due portieri che vivono momenti diversi. Sommer è sempre più sicuro di sé, mentre Meret è stato protagonista in negativo al Bernabeu.

“L’operazione Onana è stata assolutamente vincente. L’Inter ha saputo vendere bene il calciatore camerunense, che oggi non vive un momento felice a Manchester. Sommer non fa parlare molto di sé ma è un portiere molto efficace. Una valutazione ben fatta dallo staff tecnico dei nerazzurri che, probabilmente, cercava un estremo difensore che fosse anche abile con i piedi, oltre che d’esperienza. Per quanto riguarda Meret, credo si possa parlare di un incidente di percorso. Le pressioni erano le stesse anche lo scorso anno, eppure si è vinto il campionato. Alex è un portiere che non fa parlare di sé ma, gradualmente, è cresciuto tantissimo. Non metterei in dubbio il friulano, ha sempre garantito tanto al Napoli”

Qual è il centrocampo più forte, quello del Napoli o quello dell’Inter?

“L’anno scorso avrei detto il Napoli. Gli azzurri hanno avuto la migliore qualità e continuità. In questa stagione, c’è stato qualche problemino. Forse, il cambio di allenatore può aver inciso. Con Mazzarri, però, i tre di centrocampo hanno giocato benissimo anche a Madrid. La qualità di reparto è altissima per entrambe le squadre, seppure mi sembra che siano i nerazzurri a poter vantare qualcosa in più, a oggi”

Perdere contro l’Inter significherebbe togliere la toppa dello scudetto già a dicembre?

“In Italia abbiamo sempre visto che, anche con grandi svantaggi, le squadre hanno potuto realizzare grandi recuperi. Credo che ci siano ancora tre o quattro grandi squadre che, seppur abbiano un certo ritardo, possono ancora ambire al titolo. Il Napoli avrà bisogno di ritrovare continuità, puntando a massimizzare il profitto proprio negli scontri diretti. Dunque, anche se l’Inter ha dato ulteriore dimostrazione della sua forza al da Luz, c’è ancora tempo per inseguire la testa della classifica” 

Chi sceglie, oggi, tra Lautaro e Osimhen?

“È difficile dirlo, sono due giocatori talmente forti. Hanno una energia, una volontà e una fame… Averli entrambi sarebbe la cosa migliore, ma non si può. Lautaro ha potuto avere maggiore continuità, mentre il nigeriano è stato assente per alcune settimane. Nella scelta, però, bisognerebbe pensare a quel che è la tipologia di gioco della squadra”

Subito dopo è intervenuto anche Marco Marchionni, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Juventus e Parma.

Crede che la Juventus possa essere la rivale più importante dell’Inter?

“La Juventus sta dimostrando di essere tornata dopo qualche anno di difficoltà. E’ chiaro ci voglia continuità, pazienza. Quando sei alla Juve devi vincere per forza, e i giudizi sono altalenanti. Ma i bianconeri possono puntare al successo”

Quali sono gli aspetti positivi dell’arrivo di Mazzarri?

“È normale che, quando si cambia allenatore, ci deve essere una sterzata. Credo che Mazzarri abbia lavorato sulla testa dei calciatori. È impossibile vedere cambiamenti concreti in così poco tempo. Bisognerebbe essere dentro le situazioni per capire cosa non ha funzionato. A prescindere da ciò, per quanto si era delineato la società ha scelto la soluzione migliore”

Ci vorrà il Napoli versione primo tempo contro il Real nella gara contro l’Inter?

“Credo bisognerà sempre fare di più. A Madrid abbiamo visto un’ottima squadra, ma ogni partita è una storia a sé. Il Napoli è chiamato a cambiare marcia in campionato e, con l’arrivo di Mazzarri, bisognerà garantire maggiore continuità” 

Quanto soffre un esterno come Kvara l’assenza di un terzino di ruolo?

“Più che il terzino bloccato, bisognerebbe vedere quanto un calciatore si lega con un compagno. Con Mario Rui, Kvara aveva legato tantissimo, si capivano e bastava uno sguardo per far capire al compagno il proprio movimento. A volte, inoltre, un terzino bloccato può garantire all’esterno d’attacco anche maggiore libertà in avanti. A fare la differenza, dunque, è l’empatia che si può avere con un compagno”

L’Inter rischia di sottovalutare il Napoli?

“Non credo… I nerazzurri hanno un allenatore che cura ogni particolare, un martello. Quella contro il Napoli è una grande partita” 

In fine è intervenuto Mimmo Caso, ex calciatore, tra le altre, di Inter e Napoli.

Quali sono i punti deboli di Napoli e Inter?

“L’Inter è una squadra che sta confermando quanto di buoni già fatto nella scorsa stagione. Il Napoli, purtroppo, con Spalletti ha perso una grandissima certezza per continuare con quel lavoro che aveva portato a qualcosa di storico. A volte, si fanno delle scelte che possono rivelarsi non azzeccate. È stato scelto Garcia, che non so quanto potesse incidere sulla crescita degli azzurri. Anche la società, però, ha le sue colpe. Quando si perde un uomo di grande spessore calcistico come Spalletti, bisognerebbe saper scegliere. Ora c’è Mazzarri, che conosce benissimo l’ambiente. Credo che Walter possa ridare quell’identità che è mancata con Garcia. Quello di domenica è un match che metterà di fronte due pretendenti. Il Napoli ha un ritardo di otto punti da un avversario che ha una fisionomia ben precisa, così come l’aveva il Napoli lo scorso anno. I nerazzurri riescono a giocare un calcio corale, sia in fase difensiva che offensiva. Un avversario ostico per i partenopei, anche se il Napoli sta recuperando Osimhen e, dopo il successo di Bergamo, può tornare sul percorso della passata stagione”

Crede che l’assenza di un terzino di ruolo possa incidere sulla costruzione di gioco

“Può essere un problema soprattutto in fase offensiva. Lo scorso anno, il duo Kvara-Rui ha dato spettacolo. Chiaramente, Juan Jesus è un centrale adattato e non può garantire la stessa spinta. Pur guadagnando in fase di copertura, il Napoli perde tantissimo in fase di proposizione. Durante la stagione possono accadere degli imprevisti e, quando succede, l’allenatore è chiamato a dei correttivi. Quando vengono a mancare certi giocatori, è chiaro vengano meno anche gli automatismi” 

Natan e Rrahmani in calo di condizione?

“Quando lasci un giocatore come Kim, di cui nessuno conosceva lo spessore e l’intelligenza tattica, perdi tantissimo. È stato incredibile, riusciva a trasmettere serenità al compagno di reparto. Mi ricordava i tempi di Baresi e Costacurta, o Nesta e Mihajlovic. Giocatori che hanno dei campioni accanto che ti permettono di non sbagliare, giocare con maggiore tranquillità. La forza di un calciatore risiede anche in questo. Natan è un calciatore diverso, chiamato ad adattarsi a un campionato completamente differente. Inoltre, con l’addio di Spalletti dovevamo aspettarci che il Napoli cambiasse proposta di gioco. Quel che ha fatto Spalletti lo sa fare soltanto Luciano. È come con Guardiola, tutti cercano di imitarlo, ma Pep è unico. Ognuno porta le sue capacità, le sue esperienze. Fare dei confronti è sbagliato, sono cambiati alcuni calciatori e qualche azzurro può aver perso delle certezze. Con Mazzarri, però, la squadra potrà tornare ai propri livelli, anche riprendendo gli insegnamenti di Spalletti. Walter, pur mettendoci del suo, ha dichiarato di voler riproporre il mosaico composto da Luciano e che, con Garcia, stava invece cedendo”

(fonte dell’intervista di 1footballclub 1 station radio)