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Il nuovo Medioevo del Napoli: a Roma sfida fra nuvoloni neri

Intanto il Calcio Mercato sembra essere entrato nel vivo

Napoli. Napoli-Frosinone è stata un uragano. Una pioggia di coriandoli pieni di punti interrogativi esplosi nel bel mezzo di una settimana che – almeno in teoria – avrebbe dovuto restituire qualche certezza in più al gruppo di Mazzarri. E invece il Napoli si è perso nei meandri di una crisi che, ad oggi, sembra quasi più “morale” che di risultati. Come se di colpo fossimo sprofondati in una sorta di Medioevo azzurro.

Già. Perché è inutile girarci intorno: Di Lorenzo e compagni sembrano la copia sbiadita, sbiaditissima, non solo della scorsa stagione, ma di tutto il biennio Spallettiano. Può sembrare un paradosso (e forse lo è) ma, per certi versi, persino i primi anni del dopo-Maradona sono stati più “semplici” da attraversare rispetto alla stagione in corso ed all’addio del tecnico di Certaldo. Quello post-Diego, infatti, era un Napoli (oramai) rassegnato al proprio ridimensionamento, sia tecnico che societario. Quello attuale, invece, sembra vivere in uno stato confusionale in cui è difficile raccapezzarsi.

E domani si va a Roma con lo stesso animus pugnandi di un equilibrista sul trapezio. Mourinho, si sa, è un vecchio volpone. Uno stratega. E proprio per questo, proverà a caricare i suoi come Marco Aurelio con le sue truppe. Per gli azzurri, in pratica, l’ennesima “passeggiata di salute” del campionato. La Vigilia di Natale si avvicina e chissà che – considerata la situazione non propriamente florida attraversata da entrambe le compagini – Roma-Napoli non possa rappresentare una specie di remake di quel grande classico natalizio che è “Una Poltrona Per Due”, una delle pellicole più belle (e sottovalutate) dirette da quel geniaccio che risponde al nome di John Landis.

Come se non bastasse, si è ravvivato pure il Calcio Mercato. E la rima baciata, giuriamo, non era per nulla voluta. Elmas, oramai – stando pure alle recenti dichiarazioni rilasciate dal presidente De Laurentiis – sembra in procinto di trasferirsi in terra tedesca, alla corte del Lipsia. Vorrebbe giocare di più, il macedone. Del resto, stiamo parlando di uno degli elementi – va sottolineato – più decisivi della cavalcata trionfale della scorsa stagione. Andrà sostituito a dovere. In verità, appare alquanto fumoso pure il futuro di Zielinski. Il rinnovo del polacco, infatti, sembra sempre più lontano. E l’Inter è in agguato. Il patron dei partenopei ha parlato pure dell’innesto di un difensore. Chissà. Ad ogni modo, ci sarà tempo per occuparsi di quella specie di “finestra di riparazione” che è il mercato di gennaio.

La stretta attualità ci dice che il Napoli domani si gioca una bella fetta di stagione. E di orgoglio. Risalire la china è ancora possibile. A patto che i campioni d’Italia ritrovino quella garra da affamati outsider che, nello scorso campionato, li ha trascinati in vetta alla classifica. Non sarà facile. Dopo lo zeroaquattro con il Frosinone, però, una scossa sarebbe – se non obbligatoria – quantomeno necessaria. Il vecchio “derby del sole”, in definitiva, si è trasformato in una sfida tra nuvoloni neri. Questo passa il convento.