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Il Napoli ha impedito ai nerazzurri di giocare tra le linee, dimostrando compattezza e nuova solidità con l’assetto garantito da mister Mazzarri

A “1 Football Club”, programma radiofonico  in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, procuratore ed ex agente di Edinson Cavani. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Nell’intervista alle Iene, un arbitro di Serie A ha parlato del rischio di falsare le partite per una lotta intestina all’Aia…
“Non mi sconvolge. Da tanto tempo dico che, se si volessero fare le cose bene realmente, bisognerebbe mettere qualcosa di simile alla Goal Line Technology. Quel che davvero può dare una mano è la tecnologia. È qualcosa che va oltre l’opinione insindacabile di un uomo, che può sempre sbagliare. La Goal Line Technology non può, invece, mai sbagliare. Non c’è nessuno che possa lamentarsi degli errori della Goal Line Technology. Chi nasce per fare l’arbitro, per me che amo lo sport, ha qualche problematica (ride n.d.r).
Uno che si mette in mezzo al campo a prendere insulti… C’è una sorta di principio edonistico, motivo per il quale non vorrebbe mai vedere sindacate le proprie decisioni. Se si vuole migliorare questo sport c’è bisogno di tecnologia pura e non di uomini dietro uno schermo, comodamente seduti su una sedia, che devono chiamare un atro uomo in campo alle prese con gli insulti. Mettiamo una linea diretta in cui tutti i tifosi possano ascoltare come vengono assunte le decisioni”
Chi, tra Napoli e Lazio, esce con le ossa rotte dalla final four di Supercoppa?
“Sicuramente il Napoli per quanto attiene al numero di gare giocate. La Lazio è rimasta al gate di Fiumicino, è andata a fare una passeggiata di tre giorni. La squadra di Sarri ha preparato male la partita e l’ha persa peggio. L’Inter vista contro il Napoli non è stata la squadra devastante che abbiamo visto contro la Lazio. Il Napoli ha impedito ai nerazzurri di giocare tra le line e, dimostrando compattezza e nuova solidità con l’assetto garantito da mister Mazzarri, la musica sembra essere cambiata. Il tecnico, però, ha tanti squalificati ed indisponibili, oltre che nuovi acquisti che devono inserirsi. Credo, dunque, che gli azzurri abbiano bisogno ancora di maggiore rodaggio”
Chi, in un Napoli maggiormente proiettato alla copertura, potrebbe essere decisivo in ripartenza così come era Cavani nel Napoli del primo Mazzarri?
“Al di là di Osimhen, che non c’è e non è nemmeno lo stesso giocatore della passata stagione, si potrebbe pensare a Kvaratskhelia. Non nego di essere rimasto imbarazzato quando ho visto la sostituzione contro l’Inter. È vero non stia rendendo come lo scorso anno, ma è quel calciatore che può garantire un cambio di passo importante durante il match”
Che mercato di riparazione è stato quello degli azzurri?
“Quel che manca agli azzurri è un difensore centrale, un calciatore che giochi in Italia e sia pronto a poter fornire il proprio contributo nell’immediato. Ngonge, invece, è un giocatore che mi piace e sono curioso di vederlo. Bisognerà vedere, naturalmente, l’approccio con una maglia pesante come quella azzurra. Traorè paga la lunga assenza dal campo, mi auguro possa tornare il giocatore decisivo visto al Sassuolo. Per quanto riguarda Dendoncker, infine, è un calciatore che non ha giocato molto in Premier ma la dirigenza azzurra avrà valutato i benefici dell’operazione”