fbpx

Taccola: Kvaratskhelia è uno di quelli che maggiormente ha pagato dazio in questa stagione

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mirko Taccola, allenatore Sammaurese ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Inter. Di seguito, un estratto dell’intervista.
È d’accordo con Mazzarri quando afferma che non ci sono gli interpreti per il 4-3-3?
“Non credo perché due esterni come Kvara e Politano li hanno in pochi. Naturalmente, oggi manca Osimhen come riferimento centrale ed è un’assenza importante. A mio avviso, però, il 4-3-3 è un modulo che il Napoli può fare tranquillamente. L’allenatore ha le sue idee e ogni tecnico ha la propria metodologia ed interpretazione del modulo. Evidentemente, dunque, Mazzarri non vede gli interpreti adeguati alla sua visione del 4-3-3”
Napoli che, proprio grazie al nuovo assetto, sembra aver ritrovato solidità ma aver perso in produttività offensiva.
“Un Napoli poco propositivo anche contro la Lazio. Non ricordo null’altro che due calci piazzati, una punizione ed un tiro su respinta da calcio d’angolo. Capisco l’assenza di Osimhen, capisco l’esigenza di non prendere gol, ma se vuoi scalare la classifica c’è bisogno di essere più propositivi. Quando ricorri c’è bisogno di vincere”
Il Napoli ha mai giocato per difendere lo scudetto, in questa stagione?
“No, credo che gli strascichi della vittoria, super celebrata, probabilmente hanno tolto qualcosa. Dare continuità al successo non è una cosa semplice ed il Napoli, da questo punto di vista, ha dimostrato di non essere ancora maturo. Sono vittorie che capitano a distanza di tanti anni e, conoscendo Napoli e la sua enfasi nel celebrare le vittorie, credo che proprio questi eccessi abbiano tolto fame alla squadra. Da diverse settimane è stata fatta una scelta, forse anche obbligata, di puntare alle coppe. Ad oggi, però, c’è ancora tempo per agganciare l’ultimo treno per la Champions. Soprattutto, ritengo gli azzurri pienamente in grado di puntare al quarto posto, un obiettivo doveroso”
Il Napoli, rispetto alla passata stagione, fa segnare un -27 in classifica…
“Sono numeri impietosi. La vincitrice dello scudetto che a metà del campionato è a ventidue punti dalla prima… Sono numeri che devono far riflettere e sicuramente in società lo staranno facendo. Lo scudetto è perso da tanto tempo e c’è ancora la Champions che può regalare soddisfazioni. Soprattutto, c’è un quarto posto da conquistare. Sono questi i fronti su cui concentrarsi”
Crede ci siano responsabilità anche da parte dei calciatori azzurri?
“Evidentemente la squadra non ha trovato, dopo questa grande vittoria, la forza di ritrovare gli stimoli per confermarsi. Una forza che l’abitudine al successo può garantire. Ripeto che, forse, non era una squadra pronta”
Perché Raspadori e Kvaratskhelia non riescono a confermarsi in questa stagione?
“Kvaratskhelia è uno di quelli che maggiormente ha pagato dazio in questa stagione. Quel che ha fatto lo scorso anno è stato incredibile. Da semisconosciuto è diventato un punto fermo ed uno dei protagonisti dello scudetto. Quest’anno, vuoi perché ti cominciano a conoscere o perché non è riuscito a ripetersi, il georgiano ha riscontrato delle difficoltà. Anche Raspadori sta pagando lo stesso scotto. Spetterà a Mazzarri saper imboccare la strada giusta, soprattutto quella mentale. È nel carattere, nella determinazione, che gli azzurri mancano. Quella voglia di inseguire il risultato che, oggi, manca”
Simone Inzaghi dimostra che, nonostante le prime difficoltà, con la fiducia si può costruire un cammino di successo?
“Sono d’accordo. Forse, uno dei primi problemi del Napoli è stato proprio questo. Nonostante si possa pensare che la scelta fatta in estate non fosse giusta, una volta assunta andava difesa. Si è scelto di cambiare e ciò non ha portato i benefici sperati. Per quanto riguarda l’Inter, i nerazzurri potrebbero assurgere a modello dei partenopei, soprattutto per il cammino nelle coppe”