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La Marca: Napoli Barcellona: Mi aspetto una reazione di orgoglio del Napoli

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Napoli – Genoa

“È stata la sfida che ha confermato tutte le difficoltà che sta attraversando il Napoli. Gli azzurri continuano a subire gol, evitabile anche in questa occasione con una maggiore attenzione collettiva, basti pensare che l’azione parte dal portiere avversario che con un semplice lancio rasoterra riesce a superare la linea mediana del Napoli, che si dimostra inadatta a correre all’indietro, ciò si denota dal tempo concesso a Frendrup per battere indisturbato Meret.
In attacco la squadra dipende dall’estro di Kvaratskhelia, che è costretto sempre a trovare la giocata per cercare di sopperire ad una manovra offensiva lenta e prevedibile. Inoltre, si evince che alcuni giocatori, che sono sempre state delle certezze, hanno bisogno di ritrovare la migliore forma; pertanto, si poteva far riposare qualche elemento, basti pensare che tra Milan e Genoa i vari Cajuste e Dendocker sono stati praticamente inutilizzati, senza dimenticare Ngonge che ha ampiamente dimostrato di poter essere una preziosa risorsa anche dal primo minuto”.

Napoli-Barcellona

“È la classica partita che si prepara da sola e quindi, a prescindere dal nuovo tecnico, mi aspetto una reazione di orgoglio da parte della squadra, che in qualche modo ha il dovere di offrire una prestazione all’altezza di un ottavo di Champions League, senza dimenticare l’apporto del pubblico, che come sempre, nonostante i risultati e le prestazioni al di sotto delle attese, ha sostenuto la squadra e proverà a trascinare i suoi beniamini”.

Calzona

“Se proprio si è sentita la necessità di cambiare, Calzona era la migliore scelta che si potesse fare. Parliamo di una persona che porterà entusiasmo, che conosce bene la piazza ed è reduce da un risultato importante con la Slovacchia. Bisogna nonostante tutto ringraziare Mazzarri, il quale nonostante non sia riuscito a dare quella svolta, comunque si è rimesso in gioco in una situazione particolare, ma soprattutto in un ambiente dove prima del suo ritorno aveva lasciato dei ricordi bellissimi”.

Corsa alla Champions League

“Si riducono in maniera notevole le chances di accedere alla prossima Champions League attraverso il campionato, considerati i nove punti di distacco da Atalanta e Bologna, seppur gli emiliani con un incontro in più, e senza contare la Roma che con De Rossi sembra che gradualmente si stia risollevando. Non impressiona solamente la continuità di rendimento di Atalanta e Bologna ma soprattutto l’identità che Gasperini e Thiago Motta sono stati capaci di imprimere alle loro squadre, senza contare che ad ogni risultato positivo aumenta l’autostima dei giocatori che ad inizio anno forse non si aspettavano di ritrovarsi in questo momento della stagione a lottare con un cospicuo vantaggio di punti a disposizione per la qualificazione in Champions League”.

La Salernitana

“Chiaramente non era la partita in cui ci si aspettava di fare punti, ma ciò che lascia l’amaro in bocca è il modo in cui è arrivata la sconfitta, visto che senza le parate di Ochoa, nonostante l’indecisione sulla terza rete, già nel primo tempo poteva finire in goleada. Bisogna fare immediatamente tabula rasa anche perché il calendario in qualche modo viene incontro ai granata, nel prossimo mese ci saranno le sfide con Monza, Udinese, Cagliari e Lecce, sicuramente questi incontri determineranno il destino della Salernitana”.

La Juventus

“Era quasi impossibile mantenere il ritmo dell’Inter e per gran parte della stagione la Juventus ci è riuscita poi l’esito dello scontro diretto di inizio febbraio in qualche modo, in maniera inconscia, ha attenuato quella fame e cattiveria agonistica che erano stati fattori determinanti per rendere più interessante il campionato, almeno sino all’inizio del girone di ritorno.
Chiaramente, in questo momento Allegri deve toccare le corde giuste per ritrovare quella Juventus che seppur non entusiasmava dal punto di vista del gioco riusciva ad essere tremendamente efficace. Non credo che sia in discussione la qualificazione in Champions della Juventus; pertanto, mi aspetto di vedere anche delle prove di Juventus del futuro, soprattutto sul piano tattico, iniziando a provare eventualmente un tridente composto da Vlahovic, Chiesa ed Yldiz”.