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Petrazzuolo: Mi dispiace per Zielinski, è stato gestito in modo discutibile…

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Antonio Petrazzuolo, giornalista e direttore di Napolimagazine. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Che Napoli si aspetta contro il Barcellona?
“Non è così semplice. È una stagione particolare questa del Napoli e non possono essere fatti pronostici dettagliati. Lo stesso Cazlona ha ammesso, alla vigilia, di aver potuto fare ben poco, se non far comprendere alla squadra l’importanza di giocare all’attacco. Mi aspetto un Napoli propositivo, che non punti al pareggio e che non pensi prima a non prenderle. Forse, è stato questo l’errore principale di Mazzarri”
Calzona che, in questa terza avventura in azzurro, non potrà più contare su Koulibaly…
“E’ un Napoli diverso. Certo, Koulibaly era un punto di riferimento importante per gli azzurri. Lo è stato anche Kim, e in questa stagione non ci sono stati difensori in grado di assurgere ad un simile ruolo. A tal proposito, avrei provato a garantire maggiore continuità a Ostigard. Rrahmani ha commesso qualche errore, mentre Natan proveniva da un infortunio, era migliorato ma nell’ultima partita ha commesso errori evidenti. Juan Jesus potrebbe aver pagato lo scarso impiego degli ultimi anni. È una difesa che non mi ha convinto molto. Leggo di un rientro di Mario Rui, la sua personalità potrebbe far bene alla squadra. Anche se Di Lorenzo non sta attraversando un ottimo periodo di forma, credo non ci saranno particolari stravolgimenti di formazione. In attacco le scelte si indirizzeranno su Kvaratskhelia, Osimhen e Politano. A centrocampo Anguissa e Lobotka sono inamovibili. Mi dispiace per Zielinski, è stato gestito in modo discutibile. Si fanno delle scelte personali e se ne pagano le conseguenze. Forse, sarebbe stato meglio rinnovare. Meret o Gollini? È cambiato l’allenatore… Per gerarchie si potrebbe pensare a Meret, ma Gollini potrebbe rientrare nelle idee di gioco del nuovo tecnico, magari non nell’immediato”
Con il ritorno di Calzona e, con lui, di Sinatti, può esserci una svolta all’interno dello spogliatoio?
“Quella di De Laurentiis è una scelta di normalizzazione, chiamando lo staff che aveva fatto bene con Sarri, prima, e con Spalletti poi. Calzona conosce gran parte della squadra. Adesso la squadra non ha più alibi. Per quanto riguarda Sinatti, non l’avrei mai mandato via. È stata commessa una leggerezza con l’arrivo di Garcia, ma Sinatti è una risorsa che andava custodita, un po’ come Micheli”
Che impressioni le ha lasciato la conferenza stampa di Calzona e Di Lorenzo?
“Il capitano dovrà rispondere sul campo. Quando parlano i calciatori che non garantiscono una prestazione positiva, i tifosi vogliono sempre il riscontro del campo. È ciò che auguro a Di Lorenzo e a tutti gli azzurri. Di Calzona mi è piaciuto molto l’atteggiamento propositivo. Mi è sembrato di risentire Spalletti. Ha sottolineato quanto sia importante divertirsi in campo, e dare tutto sul terreno di gioco. È un modo di approcciare al calcio moderno che non nego mi piaccia”
Nello Odierna si domanda, con ironia, tra quanti giorni anche Calzona diverrà il prossimo capro espiatorio. Cosa ne pensa?
“Mi auguro di no… Quando parla lo fa sempre con grande intelligenza e amore verso i colori azzurri. Nello è il primo tifoso del Napoli e conosco bene lo spirito con il quale scrive i suoi post sui social. Nello è stato il primo a mandarmi in onda in televisione e gli sarò sempre grato”