Massimo Bonucci: E’ più facile vincere il Superenalotto che centrare la Champions a Napoli
A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Massimo Boccucci, giornalista
“E’ più facile vincere il Superenalotto che centrare la Champions a Napoli! E lo dico perchè si capiscono poco le scelte di De Laurentiis, la gestione del dopo scudetto ha distrutto un giocattolo. Capisco che il presidente ci mette la faccia ed i soldi, ma quando subentrano i deliri di onnipotenza si sbaglia. La situazione la vedo molto critica, Calzona è chiamato a fare un mezzo miracolo. De Laurentiis ha preso 3 allenatori uno diverso dall’altro e ce ne sono tantissimi altri contattati. La gestione del dopo Spalletti è stata allucinante e quando il tecnico ha fatto intendere che se ne sarebbe andato sono stati più i candidati alla panchina azzurra che quelli arrivati ad Amadeus per Sanremo. Ad esonerare un allenatore ci vuole un secondo, il problema nasce un secondo dopo quando devi costruire. Anche l’esonero va pianificato e non pianifichi diventa un disastro. Calzona ha fatto 2 partite, 2 pareggi per cui il bicchiere è mezzo pieno, ma tutto quello che abbiamo visto non fa propendere verso un cielo sereno perché le nubi che c’erano continuano ad esserci.
L’Inter è nel deserto, gioca solo contro se stessa! Ha una squadra buona, un allenatore che ha capito come si buttano via gli scudetti per poi andarlo a prendere. Il campionato italiano è di una povertà impressionante per cui l’Inter è candidata anche a battere ogni record.
La Roma ha preso un proprio figlio alla guida perchè se si guardava lo score di De Rossi, la società non lo avrebbe mai preso, ma ha puntato alla bandiera. La scelta non è tecnica, ma di cuore, di pelle, sentimentale e l’ha azzeccata perchè De Rossi anche nella gestualità dà la carica che serve. Si è creato il core de Roma e De Rossi interpreta al meglio lo spirito giallorosso. Anche a Napoli si poteva pensare di fare una scelta del genere, avrei visto meglio di Garcia addirittura Bruscolotti!”.
