La Conferenza Stampa di Antonio Conte, il Napoli tra sogni e realtà: Scudetto, addii e il cuore di una squadra in crescita

La Conferenza Stampa di Antonio Conte, il Napoli tra sogni e realtà: Scudetto, addii e il cuore di una squadra in crescita
Antonio Conte non si sbilancia, ma il Napoli c’è. La conferenza stampa del tecnico azzurro alla vigilia della sfida con l’Atalanta ha il sapore di un momento chiave nella stagione. Si parla di Scudetto, di addii pesanti e del cammino fatto finora. Ma se c’è una cosa che traspare dalle parole dell’allenatore, è la consapevolezza di una squadra che ha già affrontato tante sfide e che è pronta a giocarsi le sue carte fino in fondo.
Un Napoli cambiato, ma sempre in corsa
Quando gli chiedono se sia più clamoroso il primato in classifica o la partenza di Kvaratskhelia, Conte non esita a mettere tutto nella giusta prospettiva. “Abbiamo fatto 47 punti con grande lavoro” dice, sottolineando come questo Napoli sia molto diverso da quello che ha vinto lo Scudetto. “Abbiamo perso Osimhen, Kvara, Zielinski e Kim. È un dato oggettivo. Possiamo discutere se la squadra sia più forte o meno, ma è sicuramente un altro Napoli.” Un’analisi lucida, che non nasconde le difficoltà ma allo stesso tempo riconosce i progressi fatti. “Siamo stati per tanto tempo in testa alla classifica, questo è merito del lavoro e della determinazione. Ora dobbiamo affrontare le restanti 18 partite con la stessa mentalità.”
L’eredità di Kvara e il ruolo di Neres
L’addio di Kvaratskhelia è una ferita aperta, ma Conte guarda avanti. Con Neres che ha già messo a segno 3 gol e autore di prestazioni di rilievo, qualcuno si chiede se possa essere lui il nuovo trascinatore. “Dovete chiederlo al club, io sono qui per aiutare il Napoli e dare il massimo. Questa squadra ha dei limiti rispetto ad altri club, ma dobbiamo essere ambiziosi. La voglia di lavorare e migliorarsi non deve mai mancare.” Conte, come sempre, si concentra sul gruppo, sulla mentalità, sul sacrificio. “Testa bassa e pedalare” ripete, quasi come un mantra.
Un’Atalanta ancora forte, ma il Napoli cresce
Due mesi fa, lo stesso Conte aveva ammesso che l’Atalanta fosse superiore al Napoli. Oggi, con sette vittorie nelle ultime nove partite e un +4 in classifica, il gap si è ridotto? “Loro sono forti e lo sono sempre stati. Hanno vinto l’Europa League battendo la squadra campione di Germania, hanno giocato alla pari con il Real Madrid. Ma noi dobbiamo concentrarci su noi stessi. Siamo cresciuti dall’andata e vogliamo continuare a migliorare. Queste partite servono per misurarsi e capire dove possiamo arrivare.”
La passione di Napoli: il vero motore di questa squadra
Se c’è una cosa che non manca mai, è l’amore dei tifosi. “Al di là dei risultati, la passione del tifoso napoletano non la puoi togliere. È un attaccamento viscerale, che si percepisce in ogni momento. Noi dobbiamo alimentarlo, senza avere rimpianti, lasciando sempre il campo con la maglia sudata.” Una promessa più che un semplice pensiero. Perché Conte lo sa bene: Napoli vive di calcio, e il Napoli di oggi ha il dovere di onorare questa città con il massimo impegno.
E allora, Scudetto sì o no?
Alla domanda più diretta, Conte prende tempo. “La classifica dice che siamo in testa, ma io non me la sento ancora di definirla una sfida Scudetto. Dobbiamo fare ancora degli step. Abbiamo messo fieno in cascina, il che ci permette di affrontare l’Atalanta senza essere impiccati dal risultato. Ma ogni partita deve dirci qualcosa, rivelarci a che punto siamo davvero.”
Una cosa è certa: il Napoli di Conte non molla, non si accontenta, non si lascia travolgere dagli eventi. La squadra cambia, ma la mentalità resta. E in una città che vive di emozioni, questa potrebbe essere l’arma in più per sognare ancora.
Giornalista pubblicista. Speaker presso radio Radio Sud 95, Radio Marte negli anni 70-80. Redattore capo presso casanapoli.net; Redattore presso napolinew360 ed estenews.