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Ulivieri: Quest’anno il Napoli ha beneficiato dell’incostanza delle contendenti

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Renzo Ulivieri, presidente Assoallenatori
Cosa pensa di una Juve che fa fatica ad esprimere persino le proprie tradizionali qualità,
“L’idea tradizionale di gioco non manca, è l’interpretazione e le prestazioni dei singoli, soprattutto in attacco, che denotano delle difficoltà. Gli attaccanti di Allegri non mi sembrano in grado di garantire un grande apporto, e questo influisce sulle prestazioni di tutta la squadra”
Evidenti difficoltà soprattutto per Vlahovic?
“È indubbio che non sia in condizione. Non escludo che possa avvertire il peso della maglia. È un giocatore completamente diverso da quello ammirato alla Fiorentina. Non eccede mai nella giocata, e non rischia mai durante la partita. Probabilmente risente di una difficoltà che ritengo essere emotiva”
Tensione evidente anche sulla panchina dei bianconeri, ritiene possa aver influito anche la vicenda della penalizzazione?
“Che la Juve abbia i nervi a fior di pelle credo sia evidente. Quanto accaduto in questa stagione è di difficile gestione. Bisogna comprendere che siamo dinnanzi a uomini, e che certi atteggiamenti possono essere naturale reazione di quanto accaduto negli ultimi mesi”
I nerazzurri possono battere il Milan in semifinale di Champions?
“Sono gare sempre molto tese ed equilibrate. Molto dipenderà dalla condizione fisica con cui i giocatori arriveranno al doppio confronto. Inoltre, il Milan pare essere la squadra che, tra le due, vanta una condizione mentale migliore”
Chi parte favorito nella sfida tra Lukaku e Leao?
“Lukaku sta migliorando dopo aver perso condizione ad inizio campionato. Anche il portoghese, dopo una flessione del Mondiale qatariota, ha saputo dimostrarsi giocatore determinante. La gara, però, non si limiterà allo scontro tra questi due grandi giocatori”
Inter brillante in Coppa ed altalenante in campionato: questione di concentrazione o di un allenatore da ritenere ‘da Coppa’?
“Non esistono assolutamente i cosiddetti allenatori da coppa. È una questione di concentrazione e motivazione. I calciatori dimostrano sacrificio e voglia di lottare su ogni pallone in quelle gare che possono essere considerate ‘vetrine importanti’, come appunto le sfide di Champions”
Il Napoli può aprire un ciclo vincente?
“Bisognerà vedere quale sarà il percorso delle rivali. Quest’anno il Napoli ha beneficiato dell’incostanza delle contendenti. Credo che fosse l’anno del Napoli, quando vinci gare come quella di San Siro contro i rossoneri comprendi di avere tutte le qualità per poter concludere la stagione in testa alla classifica”
Quanto è stato determinante Osimhen nel campionato dei partenopei?
“L’abbiamo compreso dalla sua assenza in Champions, nella doppia sfida contro i rossoneri. Il nigeriano è stato determinante nel percorso degli azzurri”
Commento sullo spostamento della sfida contro i granata?
“Sullo Scudetto si può parlare ma credo che oramai sia soltanto questione di giorni. La Salernitana ha cambiato allenatore, ed anche sistema di gioco. Tuttavia, i limiti nei confronti della squadra di Spalletti mi sembrano ancora evidenti”