fbpx

Biglietti Juve-Napoli: si prospettano le vie legali per discriminazione territoriale. L’ira di Forgione: “Ennesima figuraccia!”

L’ira di Forgione

Lo scrittore Angelo Forgione, tramite il proprio profilo Twitter, si è scatenato per questa incresciosa situazione.

Queste le sue parole:
“La Juventus la chiama precisazione ma è la pubblicazione di un e-mail PEC che non fa altro che confermare che la decisione di bandire i campani è tutta sua. Ennesima figuraccia di un club che finge di combattere le discriminazioni in partnership con la dormiente Unesco”.

Biglietti Juve-Napoli: situazione tesa

Un errore di comunicazione che potrebbe creare un caso sportivo e nazionale. Perché ai tifosi partenopei e ai club dei tifosi partenopei questa volta non è andata giù. A ben vedere. Che fosse una mancanza non voluta o una svista (la cosa è poco credibile) poco importa. La discriminazione è apparsa su un sito ufficiale, non su un profilo social.  E il comunicato di Milano azzurra, club azzurro-meneghino è poco interpretabile: “Se si prende questa via, portiamo tutti in Tribunale”

Milano Azzurra contro la discriminazione Juventus: appello alla FIGC

Milano Azzurra: “Discriminazione Juventus inaccettabile. Intervenga la FIGC”.
I vertici del club dei tifosi azzurro-meneghini: “Se si prende questa via, portiamo tutti in Tribunale”.

In merito alla questione del divieto di acquisto dei biglietti di Juventus-Napoli anche ai “nati in Campania”, in una nota i membri del direttivo di Milano Azzurra si dicono “sconcertati, indignati e offesi per l’ingiustificabile discriminazione messa addirittura per iscritto sul sito ufficiale dalla Juventus FC“. “Ancor più sconcertanti – proseguono – sono i goffi tentativi di arrampicarsi sugli specchi e creare confusione sulle reali responsabilità“.

Biglietti Juve-Napoli: intervenga la FIGC

Nel chiedere “l’intervento degli organi della Federcalcio e della Lega serie A” il club evidenzia “un incredibile paradosso: i figli di molti dei soci potrebbero assistere alla partita in quanto nati in Lombardia, ma i genitori non potrebbero farlo perché colpiti dal ‘peccato originale’, quello di portare la scritta Napoli come luogo di nascita sulla carta d’identità“.

Giustamente l’appello agli organi FIGC, anche a seguito della nuove vie scelte dal presidente, contro il razzismo sono legittime. La Juve più che provvedere a rapidi comunicati web, dovrà scusarsi e darne motivazione credibile. In caso contrario ci si auguri che la FIGC prenda provvedimenti di qualunque tipo nei confronti del club bianconero. Altrimenti l’alternativa è avviare una battaglia legale e civile contro lo stesso club. Specialmente se gli episodi dovessero presentarsi nuovamente.

Ove tali condotte dovessero ripetersi – fanno sapere i vertici del club – ci riserviamo il diritto di adire le vie legali“.
In molti hanno recentemente rinnovato la tessera del tifoso pagando circa 30 euro tra rinnovo e spedizione. “Riteniamo che tali provvedimenti discriminatori siano lesivi del nostro diritto, fino al punto di dover valutare una class action nei confronti di chi chiede ai tifosi di affiliarsi a vari programmi e poi non consente loro di esercitare i loro diritti. Per questo – fanno sapere – stiamo interpellando i direttivi degli altri club del Nord“.

Tradotto i tifosi si sono adeguati alle norme per la sicurezza e sono passati alle fidelity card e ai biglietti nominativi in nome dell’ordine pubblico. Ora spetta agli organi che hanno radicalmente cambiato il mondo del calcio e degli stadi, tutelare i tifosi. Che, pay-per-view o merchandising portano maggior flusso di denaro siamo d’accordo, ma i tifosi sono e restano simbolo del gioco del calcio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *