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Il Napoli crolla in casa; un Cagliari fortunato fa bottino pieno al San Paolo

Il Napoli crolla in casa nella quinta giornata di campionato. Il Cagliari approfitta di una serata sfortunata degli azzurri

 

Il Napoli crolla in casa contro il Cagliari ma lo fa non meritando la sconfitta.

Gli uomini di Ancelotti escono con le ossa rotte dal punto di vista del risultato ma non da quello del gioco e delle occasioni create.

Troppo severa la sconfitta per i partenopei.

Tralasciando forse la parte centrale del primo tempo, i padroni di casa hanno dimostrato maggiore capacità in fase di costruzione, palleggio e maggiore pericolosità nella trequarti avversaria.

Gli azzurri pagano la poca freddezza sotto porta nella prima frazione di gioco, e la sfortuna che li ha accompagnati per tutto il match, soprattutto nella ripresa.

Si può recriminare e discutere su tutto;

obbiettare la scelta di Ancelotti di mandare in campo la coppia leggera Mertens/Lozano contro un Cagliari imbottito in difesa.

Si possono criticare le giocate di alcuni uomini chiave della squadra nei momenti decisivi della partita.

Ragionare sui tanti gol presi dai partenopei nelle prime cinque giornate di campionato.

Criticare tutto di tutto e tutti ma, con onestà intellettuale, bisogna anche guardare in faccia alla realtà.

Benché alcuni colleghi non siano d’accordo, il Napoli, seppur a tratti confusionario, ha giocato una partita di grande intensità.

Più ragionata nel primo tempo, più d’assalto nel secondo.

E basta osservare un attimo le statistiche del match per comprenderlo:

Il Napoli ha collezionato diciassette tiri, di cui otto nello specchio della porta difesa da Olsen.

I sardi, invece, hanno tirato per cinque volte, ed una sola verso la porta di Meret.

L’unica volta che il Cagliari ha colto lo specchio ha ottimizzato il tutto segnando il gol della conseguente vittoria.

Le statistiche giocano ancora più in favore del Napoli se mettiamo sotto la lente di ingrandimento

il dato del possesso palla (gli azzurri hanno dominato con 63%), quello dei passaggi riusciti (83% del Napoli) e dei corner (13 a 1 per il Napoli).

Paradossale costruire così tanto e non riuscire a portare neanche un punto a casa.

Anche nelle sconfitte, però, bisogna trarre il positivo soprattutto quando c’è la possibilità di rifarsi immediatamente dopo tre giorni.

Insigne e compagni hanno dimostrato di avere tanta forza nelle gambe e tanta benzina in corpo da non fermarsi per l’intera durata del match.

L’ingresso di Llorente ha dato quella presenza fisica e pericolosità in più nell’area di rigore cagliaritana.

Proprio dallo spagnolo, con Mertens, Di Lorenzo e Callejon, bisogna ripartire domenica contro il Brescia.

Una follia rinunciarvi, come una follia sarebbe rinunciare alla squisitezza dei cross e della sgroppate sulla fascia di Di Lorenzo.

E’ vero, l’Inter sembra inarrestabile e quadrata in pieno stile Conte; la Juventus non brilla ma ha sicuro una buona Stella che la protegge nella buona e nella cattiva sorte.

Però non bisogna drammatizzare, siamo a Settembre, appena alla quinta di campionato e nessuno ha mai vinto il tricolore così presto.

Bisogna guardare avanti, ritrovarsi in fretta, e cogliere immediatamente l’occasione della partita contro il Brescia per tornare alla vittoria.

Il Napoli crolla in casa una volta, ma non due!


 

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