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Marino a Radio CRC: “Il Napoli non deve fare passi indietro”

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L’ex d.g. Marino: “De Laurentiis ha l’esperienza giusta. Il Napoli non deve fare passi indietro”

In direttaĀ  su Radio CRC in una trasmissione condotta da Antonio Esposito ĆØ intervenuto Pierpaolo Marino, dirigente sportivo italiano, direttore dellā€™area tecnica dellā€™Udinese. Dal 2004 al 2009 dg del Napoli. L’avventura in azzurro lo porta ad allestire una rosa che ĆØ riuscita a risalire dalla serie C1 alla A in tre anni, e con un progetto finalizzato a far diventare il Napoli una delle migliori squadre europee.

Con il ritorno della squadra nel campionato di vertice italiano, Marino importa – con non poche resistenze da parte di tifoseria e stampa – i metodi di lavoro che ha impiegato ad Udine, ma applicato ad un club con maggiori potenzialitĆ  economiche, in grado quindi di trattenere i migliori calciatori e corrispondere loro ingaggi adeguati al loro prestigio che aumenterĆ  di stagione in stagione. Nuovi giovani acquisti comeĀ HamsikĀ eĀ LavezziĀ vengono acquistati con spesa relativamente bassa e vedono il loro valore aumentare vertiginosamente nel giro di un anno. Questa politica permette al Napoli di proiettarsi subito nelĀ calcio europeo.

Dopo il match vinto dal Napoli contro la Juventus il 18 ottobre 2008, il presidente del Napoli De Laurentiis ha confermato che il contratto del dirigente irpino sarebbe stato rinnovato per altri 5 anni. Ciononostante, il 28 settembreĀ 2009Ā si interrompe, dopo 5 anni, il rapporto con la societĆ  di De Laurentiis, con la rescissione consensuale del contratto.

Le parole di Marino a Radio CRC

“Nonostante abbia lavorato per 7 anni al Napoli, gli ultimi avvenimenti non li ho vissuti, quindi non mi va di entrare in una vicenda a cui non ho assistito in prima persona. De Laurentiis, anzi Aurelio, dato il nostro rapporto, ĆØ un dirigente esperto, ha tanti anni di presidenza.

Ha tutta l’esperienza per gestire bene la situazione. Non credo che le societĆ  debbano fare passi indietro, auguro solamente che si mettano d’accordo e che trovino un punto d’incontro. Si deve fare squadra in tutti i reparti della societĆ , e non solo in campo, cosƬ che si raggiungano i risultati migliori. Ognuno, all’interno delle proprie societĆ , ha dei problemi.

Non mi sembra eticamente corretto dare giudizi sui giocatori o sul Presidente, posso solo augurare, da ex dirigente del Napoli, che si trovi un punto d’incontro. Arrivare in tribunale non ĆØ il massimo. Ritornare al Napoli? Ora sono cosƬ contento e preso dalle questioni della mia societĆ  che non ho mai pensato di ritornare, nonostante l’affetto.

Non ci sono nĆ© i presupposti nĆ© il desiderio. Adesso sto bene, quindi non mi sento di andare ad esaminare altre situazioni. A Napoli c’ĆØ un organigramma fatto da ottimi professionisti e ben articolato. Il Presidente riassume in sĆ© tutto l’aspetto manageriale del club. Non credo ci siano punti carenti”.

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