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Napolitudine: Il Presepe, una tradizione che non tramonterà mai

Il Presepe è per antonomasia, insieme all’ albero, il simbolo del Natale. Conosciamo la storia e la tradizione che esso rappresenta.

Il Presepe è la rappresentazione artistica della nascita di Gesù, ha fatto la storia della cultura napoletana e non solo.

La parola Presepe deriva dal latino ‘Preaeseape’ che significa mangiatoia.

L’ usanza di preparare tale ‘arte’ è usata soprattutto nei paesi Cattolici.

I materiali utilizzati per i cosidetti ‘pastori’ sono vari: dal sughero, alla plastica per passare alla ceramica.

Il Presepe si mantiene fino al giorno dell’ Epifania, quando poi arrivano i Re Magi, i quali omaggiano il Redentore con i famosi doni: incenso, mirra e oro.

Le Origini

La più antica raffigurazione della “Natività” fu ritrovata nelle Catacombe di Priscilla  a Roma.

In seguito grandi pittori italiani vollero mettere la loro arte a disposizione per la raffigurazione presepiale.

Tra questi ci sono Botticelli con ‘L’ adorazione dei Magi’ a Firenze, ma anche Giotto e Pier della Francesca hanno dipinto la nascita di Gesù bambino.

La raffigurazione tipica del presepe, cioè quella che oggi noi tutti conosciamo, la si deve a San Francesco d’ Assisi nel 1222.

Infatti lui giunto a Betlemme, ebbe modo di assistere alla funzione della nascita di Gesù. Colpito da tale bellezza, decise di riprodurre le celebrazioni del Natale, chiedendo naturalmente autorizzazione al Papa che a quel tempo era Onorio III.

Ricordiamo che fino a quel periodo era vietato dalla Chiesa, la riproduzione artistica dell’ Avvento di Gesù.

A Napoli ad esempio, il più antico (‘400) è quello che si trova a San Giovanni a Carbonara, il quale è fatto esclusivamente di legno.

San Gregorio Armeno (Napoli)

Situata nel centro storico di Napoli, è famosa nel mondo per la sua arte presepiale.

In questa zona un tempo, venivano prodotte e vendute piccole statuine di terracotta.

Più recentemente, circa nel ‘700 nasce l’ arte del presepe a Napoli.

Tutto l’ anno si può visitare questa favolosa esposizione, anche se quando ci si avvicina al Natale, San Gregorio Armeno diventa affollato e ricco di opere.

Oltre ai personaggi tipici della Natività, qui si possono trovare riproduzioni in ceramica di personaggi dello spettacolo, dello sport e della politica.

Foto del tecnico del Napoli Ancelotti

Il Presepe vivente.

Non è altro che una rappresentazione teatrale, della nascita del bambino Gesù. Naturalmente implica che i personaggi siano essere umani.

Anche in questo caso la prima raffigurazione vivente la si deve a San Francesco d’ Assisi,  nel famoso borgo di Greccio (Rieti) nel 1223, lì ci fu la recita con circa 10 attori che rappresentavano la Natività.

Sono piccole città o quartieri per lo più ad organizzare queste tipo di scenografie cristiane.

In Italia ad esempio l’ Abruzzo ha tantissime città che organizzano questi eventi.

Ma anche in Campania ci sono vari paesi che ogni anno per circa una trentina di giorni.

Famoso è quello di Sant’ Antonio abate (NA), dove sano oltre 30 gli attori che si prestano a tale raffiguzione.

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