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Club Napoli Briganti – La 5° edizione del tuffo identitario per rivendicare le proprie origini

Club Napoli Briganti è un gruppo di persone unite dall’amore verso la squadra del Napoli, ma anche verso la nostra Terra.

Ci racconta di quest’iniziativa il Presidente del Club Napoli Briganti, Alberto Petillo. “Una delle tante iniziative identitarie legate alla passione per il Regno delle Due Sicilie. Naturalmente è un discorso che non ha nulla di politico, ma per rivendicare la propria identità, la propria storia. I Briganti si sentono decisamente Duosiciliani, piuttosto che Italiani. Il Tuffo Identitario è già alla sua quinta edizione: una dozzina di persone che sfidando il freddo si tuffano nelle acque gelide del mare”.

“Lo scopo è di diffondere la bandiera, di mostrarla con orgoglio. E quale occasione migliore di un giorno festivo e soprattutto in una location rinomata e di passeggio quale Mergellina. Le persone devono cominciare a conoscere questo simbolo, devono porsi delle domande serie sulla propria storia”.

“La bandiera dei Briganti è la prima vera bandiera inclusiva: su di essa campeggiano 730 anni di storia. E’ piena di stemmi perché la grandezza di questo gruppo è proprio di non cancellare il passato: ci sono gli stemmi di Aragona, Asburgo, Borgogna, i Medici e tanti altri. Fino ai tre gigli dei Borbone posti al centro di essa, da cui spesso prende impropriamente il nome di bandiera borbonica”.

Perciò la bandiera delle Due Sicilie, per ricordare una storia fatta di annessioni ed occupazioni. Di Re stranieri che si sono succeduti fino al 1734 quando, con i Borboni, il Regno diventò indipendente.

Un periodo che va dal 1130 al 1861 e ogni occasione è buona per portarla in giro: nelle chiese, allo stadio, per strada e  anche in occasione di un brindisi beneaugurale di inizio anno. Sono molte le persone che partecipano anche alla semplice condivisione di dolci tipici locali, vino asprinio di Aversa invece di uno spumante estero. Quest’anno per la prima volta l’iniziativa verrà condivisa con la spiaggia di Mondello (PA) dove ci sarà Carlo Dini, della piattaforma SUDEXIT, a guidare il tuffo. Di origini pisane, Carlo Dini ha abbracciato la causa identitaria dopo aver studiato in modo approfondito la storia. Lo scorso anno ha partecipato al tuffo di Napoli e quest’anno ha deciso di replicarlo in contemporanea. Ha scelto una spiaggia siciliana, in questo ponte ideale a riunire il Regno come era una volta.

Ma perchè Briganti?

Ci viene in soccorso la storia, ma non quella scritta dai vincitori: per capire questo sentimento identitario dobbiamo scavare a fondo.

Combattemmo, nella nostra terra, una guerra legittima di liberazione e di resistenza contro una cultura ed un popolo stranieri, difendemmo palmo a palmo, case, terre e famiglie da una rivoluzione che non poteva e non doveva essere nostra, uccidemmo e morimmo come i tanti e sconosciuti eroi di una contro-rivoluzione che ci aveva già visto combattere e morire in Francia o in Spagna, nel 1799 come nel 1820, nel 1848 come nel 1860.”

I Briganti furono l’ultimo baluardo ribelle contro l’invasione italiana (piemontese) dell’allora Regno delle Due Sicilie. Quella che prima era una terra ricca ed industrializzata venne con forza annessa al Regno dei Savoia per mero interesse economico. Descritta come arretrata e rozza, appunto dai vincitori, quella che oggi è terra di Camorra e Mafia allora era davvero Terra di Lavoro.

Il Brigantaggio fu un grande movimento rivoluzionario e di massa, che lottò contro l’invasione piemontese e quelli che furono offensivamente definiti BRIGANTI erano invece partigiani che difendevano la loro patria, la loro terra, la loro gente, il loro Re Borbone e la Chiesa cattolica (per approfondimenti).

Oggi il Club Napoli Briganti con le sue iniziative di ricorda una storia sepolta e dimenticata e testimonia un orgoglio identitario mai sopito. Appuntamento dunque al giorno 01/01/2020 sul lungomare di Napoli, Rotonda Diaz, Lido Mappatella o a Mondello. Ci aspetta un tuffo, un brindisi e un ricordo indelebile che affonderà le sue radici nella nostra storia.

 

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