fbpx

Il virologo Tarro: “Sono dalla parte dei calabresi che hanno riaperto tutto”

Radio Punto Nuovo – Il virologo Tarro sulla ripresa delle attività

Radio Punto Nuovo – Il virologo Tarro sulla ripresa delle attività

Nel giorno in cui il Presidente De Luca ammonisce chi fa jogging, in diretta ai microfono di Radio Punto Nuovo il virologo Tarro da un’opinione completamente diversa sullo sport.

NAPOLI CAPITALE DELLE EPIDEMIE

L’esperienza delle epidemie napoletane ha fatto diventare Napoli capitale, grazie anche al Cotugno che è un ospedale predisposto per le malattie infettive. Ci sono certe situazioni contrastanti con la realtà dei fatti, è un aspetto importante da dover considerare prima di polemizzare.

Ho una visuale globale della situazione, ho sempre avuto contatti con Stati Uniti, Inghilterra, Cina, non mi sembra di aver a che fare con gente senza esperienza. Non ho interessi politici per quello che dico, sono un medico di una certa età ed ho molta esperienza. Ho salvato tante vite, quella è la cosa principale, quello è il mio Nobel

LO SPORT SI PUO’ PRATICARE

Atteggiamento di Spadafora? Per ragioni d’età sono passato sotto diversi governi, da De Gasperi in poi, gente che ha avuto tutt’altra visione delle situazioni. Questa gente che si esprime in un certo modo, è la stessa che sta all’altezza della sanità secondo cui dobbiamo aspettare il vaccino per uscire. Come ci si può esprimere in questo modo? Sembra totalmente fuori dalla realtà. Siamo gli unici a cercare di trattenere il più possibile il Covid-19. Parole di Rakitic? Dobbiamo aggiungere che dai bambini ai giovani adulti, tutti gli sportivi, sono il miglior antivirale che esista. Certe situazioni mi riportano alla ricetta israeliana che sono convinto sia la migliore: proteggiamo gli anziani, ma liberiamo i giovani con un’immunità che si istituirà. Lo sport è importante per tutti, i giovani possono praticarlo che sia individuale o collettivo. Siamo di fronte ad una malattia respiratoria, dunque il virus si trasmette esclusivamente per via aerea ravvicinata. I miei colleghi nella sanità, medici e para sanitari hanno molte più possibilità di contrarre il virus. Tornare a vivere o stringere i cordoni? Sono dalla parte dei calabresi che hanno riaperto tutto“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *