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Spadafora apre alla Diretta Goal in chiaro

Il calcio a un bivio

Spadafora apre alla Diretta Goal in chiaro: “Serve decreto legge, già scelti i canali dove vederlo”

Spadafora apre alla Diretta Goal in chiaro. Questione partite in tv. Ne ha parlato al Corriere dello Sport il ministro Vincenzo Spadafora“Diretta goal? Con un atto d’imperio, perché si tratterebbe di un vero e proprio esproprio nei confronti di un’attività privata. E’ come se alla Fiat fosse imposto di produrre per tre mesi solo 500 a un determinato prezzo. 

Come fare? Serve un decreto legge, non certo per dpcm. Il ministro inserirà eventualmente il provvedimento nel decreto che sancirà la ripartenza della Serie A. Senza un provvedimento governativo difficilmente Sky e le tv potrebbero risolvere il problema. Sarebbe una violazione del contratto di licenza.

Dove farlo vedere? Su Tv8 o su canale 26. Bisogna trovare una soluzione per le partite che ha in esclusiva Dazn”.

La risposta della Rai non tarda ad arrivare

Anticipando un possibile decreto del governo che possa liberare i diritti di trasmissione in chiaro, l’assemblea dei giornalisti di RaiSport in una nota scrive: “Se si deroga alla legge Melandri aprendo i diritti tv criptati e autorizzandone la trasmissione in chiaro, allora bisogna aprire anche i diritti tv a tutti gli operatori televisivi. Altrimenti si darebbe un ingiusto vantaggio alle pay tv che si troverebbero ad avere un pubblico potenziale moltiplicato con palese vantaggio dal punto di vista pubblicitario e d’immagine. Quindi la proposta del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha senso solo se redistribuisce i diritti a tutti. Altrimenti si rischierebbe una gravissima violazione delle regole della concorrenza”. E visto che “le pay tv hanno i diritti solo per trasmettere le partite criptate” i giornalisti del servizio pubblico chiedono che la Rai possa  a sua volta “trasmettere la sua Diretta Gol, come fa da oltre 20 anni per gli italiani all’estero”.  E concludono: “Ci aspettiamo su questo una forte presa di posizione da parte dell’amministratore delegato della Rai”. Bisogna capire se Spadafora, che a marzo si limitò alle dichiarazioni d’intenti, questa volta voglia davvero intervenire con un decreto.

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