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Rinnovo Insigne, prevista leggera diminuzione d’ingaggio

Corriere dello Sport - Allenamenti

La partita per il rinnovo di Lorenzo Insigne è appena iniziata

La partita per il rinnovo di Lorenzo Insigne è appena iniziata

Al momento, vista la scadenza nel 2023, non rappresenta una priorità.

Si ragionerà più avanti, ma secondo Calciomercato.it per il capitano azzurro è prevista una leggera diminuzione d’ingaggio rispetto ai 5 milioni di euro complessivi percepiti con l’ultimo rinnovo firmato nel 2017.

Lorenzo Insigne ha cambiato procuratore. Abbandonando Mino Raiola e accogliendo Vincenzo Pisacane, si avvicina anche il rinnovo di contratto.

Sono stati avviati i contatti per il prolungamento del capitano partenopeo, il cui contratto scadrà nel 2022. C’è ancora tempo e, proprio per questo, la questione non rappresenta comunque una priorità.

Dopo il rinnovo di Dries Mertens, è tempo di Zielinski Insigne.

I documenti per il rinnovo del polacco sono stati già inviati agli agenti, quindi è praticamente tutto fatto per la sua permanenza fino al 2024.

Pisacane è il nuovo agente di Lorenzo Insigne. Già si tratta il rinnovo

Il dopo Mino Raiola ha il nome di Vincenzo Pisacane. Lo riferisce Gianluca Di Marzio di Sky sulla sua pagina web. Il capitano del Napoli avrebbe deciso dunque di affidarsi ad un nuovo procuratore, al quale era già legato da un rapporto di amicizia.

Il primo contatto sarebbe avvenuto subito dopo la notizia dell’interruzione del rapporto con Raiola. Una chiamata perlustrativa che è diventata un effettivo passaggio di consegne.

Sarebbero addirittura già iniziati colloqui con Aurelio De Laurentiis in merito ai progetti per il futuro e ad un possibile rinnovo.

Due anni di contratto e uno stipendio tra i più alti della squadra non generano fretta nelle parti per la conclusione dell’accordo. Tuttavia, l’esperienza insegna che è preferibile quantomeno intavolare un discussione sui nodi principali, per evitare che il trascorrere del tempo consenta giochi al rialzo da parte dei calciatori, i quali ricevono le piacevoli lusinghe dei club che fiutano l’affare a parametro zero.

 

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