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Repubblica- le parole del Pampa Sosa: Napoli è la mia seconda casa.

L’ex azzurro, Sosa dedica parole d’amore al Napoli e alla città partenopea.

Nell’edizione odierna del quotidiano la Repubblica”, vengono riportate le parole dell’ argentino Sosa.

Durante l’ intervista l’ ex attaccante azzurro si è soffermato, oltre all’esperienza di Napoli anche sul lockdown che si sta svolgendo in Argentina.

Sul lockdown: “Qui siamo in Argentina siamo in pieno lockdown. Con l’ avvicinarsi dell’ inverno, la pandemia non vuole sapere di dare tregua. Temo di dover rimanere in casa anche per tutto il mese di giugno”.

Su Napoli: “Sono contento che la situazione a Napoli stia migliorando. La città partenopea è la mia seconda casa e una parte del mio cuore è sempre lì. Sono felice anche che il calcio stia ripartendo”.

Sulla ripartenza a porte chiuse: “Segnai nell’ ultima gara che giocammo al San Paolo a porte chiuse nel 2007 (causa lavori tornelli). Era contro il Piacenza, entrai dalla panchina e decisi la gara.

Nell’ intervallo successe anche una cosa incredibile: la distinta consegnata all’arbitro era sbagliata e ci fu il rischio di perdere la gara a tavolino. Reja chiese a Bucchi di entrare in campo, ma il suo nome non c’era nell’elenco, confuso con quello di Amodio. Sarebbe stata un cambio fatale. Il mister mi chiese a qual punto di scaldarmi e entrare. Grava inventò un super cross e feci gol di testa”.

L’esultanza a porte chiuse: “Al gol decisivo con il Piacenza, ci abbracciammo e urlammo ma fu comunque un’ esultanza monca. Era strano non sentire il grido dei tifosi delle curve”.

Sul finale di stagione dell’attuale Napoli: ”Le caratteristiche della squadra mi fanno sperare in un bel rush finale. I brevilinei vanno in forma più in fretta e il Napoli ne ha tanti in rosa. La Coppa Italia è un obiettivo alla portata e il gruppo è tutto con Gattuso. Ottimo tecnico”.

Sulla sua carriera di allenatore: “Alleno in Bolivia, dopo la pandemia ritornerò lì. Intanto seguo con piacere il Napoli in TV.

Il Pampa Sosa, al Napoli dal 2004 al 2008, ha contribuito alla rinascita della fallita SSC Napoli e a conquistare due promozioni importanti.

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