fbpx

CorSera – Tutta la pressione della finale è su Sarri

Tutta la pressione della finale è su Sarri: il tecnico bianconero è obbligato a vincere

Tutta la pressione della finale è su Sarri. Domani Maurizio Sarri festeggerà il primo anno sulla panchina della Juventus e mercoledì avrà l’occasione di alzare il primo trofeo in Italia proprio contro chi l’ha lanciato nel grande calcio e gli ha permesso di ricoprire uno dei ruoli più ambiti al mondo. Se con i bianconeri riuscirà a battere il proprio passato e vincere la Coppa Italia, chiuderebbe alla perfezione il cerchio aperto un anno fa, dopo diverse difficoltà e qualche crisi da scacciare. Se invece non dovesse riuscirci, il momento rappresenterebbe qualcosa di simbolico, trasformandolo in un eterno secondo, che non vince né da oppositore al potere né da titolare dello stesso. Potrebbe aprire una crisi profonda con la Vecchia Signora, con uno scudetto e una Champions ancora da poter disputare e vincere. A riportarlo è il Corriere della Sera.

Verso la finale

La Coppa Italia che si assegna mercoledì a Roma sarà il primo trofeo del dopo virus, un dettaglio cronologico che ne accentua il fascino. Juventus e Napoli sono arrivati alla finale attraverso sentieri e pareggi diversi. La Juventus, controllando un Milan mutilato e in dieci già dal 16′. Il Napoli, rimontando un’Inter già in vantaggio dopo un paio di minuti. Tre mesi di prigione non potevano che liberare questo calcio, un calcio in balia di troppe variabili, dalle arene deserte allo smalto atletico e alla perizia tecnica, tutti fattori che rendono complicata la gestione delle gare, moltiplicando le flessioni, gli errori.

L’incontro in campionato

In campionato, al San Paolo, Gattuso batté Sarri 2-1. Un Sarri molto emozionato, molto toccato dal ritorno nella città dalla quale aveva dichiarato guerra al potere. Quella sera, il Napoli giocò come ha fatto sabato: di rimessa, che non vuol dire di rinuncia. Scavò cunicoli, li riempì, li sfruttò. Madama ne rimase paralizzata non meno del suo allenatore.

Tra assenze e certezze

L’assenza di Gonzalo Higuain sguarnisce l’area. E mancano, ancora, i blitz dei centrocampisti, in passato altamente strategici. Dov’è finito Aaron Ramsey? Sul piano fisico, per superficiali che possano risultare le tracce d’indagine, mi è sembrato meglio il Napoli. La Juventus si presenta all’Olimpico con il tesoretto di un giorno di riposo in più: dicono che, di questi tempi, valga oro. Gattuso ha potuto verificare l’impianto difensivo, Sarri non altrettanto (date le circostanze). La rapidità di Lorenzo Insigne e Mertens potrebbe orientare la notte dell’Olimpico. Ecco perché vedo il Napoli leggermente favorito, al di là della squalifica di Ospina e anche se Paulo Dybala proprio male non è andato e il Marziano così male non potrà (ri)andare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *