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RM: Antonio Corbo sul futuro di Gattuso e il nuovo modulo

Luciano Spalletti

Corbo parla del futuro di Gattuso e sul modulo a 4 punte:“Se Rino non vuole firmare un pluriennale non crede nel Napoli. Per il nuovo modulo servono due mediani incontristi”.

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Corbo sul futuro di Gattuso e i possibili cambiamenti tattici per la prossima stagione.

Ecco quanto evidenziato:

“Futuro Gattuso? Si esce dalla storia della clausola parlando con la massima chiarezza. Se Gattuso non vuole firmare un contratto pluriennale non crede evidentemente molto nel progetto Napoli, o comunque vuole mantenere la possibilità di uscire. I tifosi rischiano di diversi, invece è un argomento che va discusso con la massima serenità. Io sono a favore della clausola, per motivi generali e di analisi. Se una società investe per gli acquisti e altro con un professionista che ne diventa protagonista, poi se le cose vanno bene chiaramente il tecnico può essere sedotto da altre società. Magari l’allenatore firma le dimissioni e se ne va. Questo non si può fare, occorre qualcosa che tuteli.

Chiaramente la clausola non può prevedere una penale vessatoria, non si deve ripetere quello che abbiamo visto con Sarri in parcheggio prima di andare al Chelsea. Occorre però un equilibrio. Quando due persone iniziano a lavorare insieme bisogna essere legati da un patto di lealtà reciproca e di fiducia. Queste discussioni però mi fanno capire che non c’è questa fiducia.

Sarri, quando è rimasto impigliato nelle clausole, vi è rimasto perché avrebbe firmato un contratto integrativo il 30 novembre, nel corso della stagione. Aveva dei soldi in più nel bonifico mensile ma insieme doveva riconoscere questa penale per l’eventuale risoluzione anticipata del contratto. Quando ha deciso di andar via aveva questi 8 milioni da pagare, De Laurentiis lo inseguiva con il rinnovo ma lui sfuggiva per non sedersi al tavolo. Così è degenerata una bellissima situazione di lavoro.

Ancelotti? Il trionfo dell’ipocrisia. Da una parte De Laurentiis prometteva un contratto a vita. Il tecnico sosteneva di aver scoperto la città del suo tramonto, giocavano a scopone insieme. Poi la situazione è precipitata. Non credo alla gente che giura eterno amore nel calcio. I patti vanno fatti prima che il campionato cominci, le esperienze con Mazzarri, Benitez e Sarri devono insegnare.

4-2-3-1 provocazione di De Laurentiis o reale possibilità tattica? Il Napoli in questo momento non può farlo perché non ha i due mediani giusto. Si possono dire mille cose ma le formule le valuteremo durante il campionato. Una squadra è importante se sa applicare più forme di gioco durante la partita.

Osimhen sta condizionando le manovre del Napoli? Non bisogna essere così rigidi. Lui è un giocatore importante ed è una scommessa. In questo momento nessuno compra gente come lui perché nessuno vuole rischiare, De Laurentiis l’ha fatto e gli fa onore. I nomi che si leggono sono quelli di tardoni del gol che si fanno pagare a peso d’oro il loro tramonto. Questo vuol dire avere un orizzonte corto. Osimhen è una bellissima scommessa. Lui è un contropiedista, devi creare un gioco su di lui. Per il 4-2-3-1 i mediani non ci sono, mentre invece ci sono per il terzetto di trequartisti. Ovemai il Napoli prendesse i mediani che mancano per questo modulo, si potrebbe utilizzare Mertens come sottopunta”.

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