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Ancora uno schiaffo: il Napoli perde il ricorso in Corte d’ Appello

Schiaffo al Napoli: la Corte d’ Appello respinge il ricorso del club partenopeo.

Ancora uno schiaffo: il Napoli perde il ricorso in Corte d’ Appello.

Sembrava tutto andare per il verso giusto: ricorso pronto, memorie difensive lunghissime e articolate, Grassani che sprizzava fiducia da tutti i pori…una speranzella l’ aveva data anche il giudice della Corte d’Appello Sandulli con il suo “il Covid non puĆ² modificare la classifica di Serie A”. La Juventus che poi non si presenta in giudizio…

E poi? E poi la doccia fredda: Ā “Nessuna causa di forza maggiore, volontĆ  preordinata…Il Napoli si ĆØ costruito un alibi per non giocare”. Sentenza che offende ancora il Napoli e probabilmente tutto il calcio e i suoi appassionati.

Come se il Napoli, per stessa ammissione di Gattuso, non certo uno che le manda a dire, avesse quasi avuto paura di andare a Torino. Una squadra che in quel periodo andava che ĆØ una meraviglia, come avrebbe avuto paura di affrontare una Juventus che era, ed ĆØ ancora, un cantiere aperto? Bah…

La FIGC ha il pugno duro, fa la voce grossa: una canzone direbbe “dio che fastidio…”. SƬ questo ĆØ fastidioso, una federazione che si ĆØ sempre prostituita su tutto, ha avallato decisioni oscene, chiuso non uno ma ben due occhi davanti a scandali pesanti, oggi dĆ  prova di forza.

Rispettare le regole ĆØ doveroso, ma il Napoli in quella circostanza ha rispettato le regole: l’ Asl ha vietato la partenza. Punto. E le Asl, in questo pazzo calcio da Covid, hanno un certo peso: basti pensare il blocco ordinato per le convocazioni Nazionali (chiedere alla Fiorentina dopo la positivitĆ  di Callejon, ndr).

E poi, ĆØ piĆ¹ forte di me, penso sempre a quella frase di Agnelli sul rispettare le regole… e la FIGC “nulla puĆ²” ( ? ) sull’ esposizione illecita di Scudetti revocati.

Un ennesimo schiaffo al calcio italiano, che ormai ha perso pudore. Anzi, certe figuracce sono viste come applausi (italianizzando un vecchio adagio napoletano).Ā Anche la Corte d’ Appello conferma la sentenza choc (per non dire altro) del Giudice Sportivo, con l’ avallo dei potenti.

Ma ora ADL, con la sua (non sempre digeribile) arroganza, deve portare avanti la sua battaglia. E se fosse necessario arrivare anche al Consiglio di Stato.

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