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Repubblica – Cacciari su Maradona: “Diego come Muhammad Ali, una grandezza ingovernabile”

Cacciari su Maradona: “Diego come Muhammad Ali, una grandezza ingovernabile”

Cacciari su Maradona: “Diego come Muhammad Ali, una grandezza ingovernabile”

L’addio di Diego Armando Maradona ha scosso il mondo del pallone e non solo.

Ognuno gli sta dicendo addio a modo suo. Amici, ex compagni di squadra, ma soprattutto gli ex rivali del rettangolo verde. E’ commovente ascoltare le parole di chi ha battagliato con lui per la conquista dello scudetto alla fine degli anni ’80. Baresi, Maldini, Gullit, Ancelotti, Sacchi. Solo parole di affetto per colui che ancora facciamo fatica a definire: essere umano o mito? Delle due…entrambe le cose.

Ecco quanto ha dichiarato il filosofo Massimo Cacciari ai microfoni di Repubblica:

Viviamo l’era della secolarizzazione, della desacralizzazione, e proprio per questo il mito, quando esiste e resiste, emerge con forza straordinaria. Fidel, ma anche Che Guevara e Maradona, hanno agito in campi diversissimi. Ma hanno avuto un forte punto di contatto, ossia l’appartenenza alla cultura latino-americana. L’essere mito ha bisogno di umanità, di troppa umanità, di errori, del doppio tragico dell’eroe. Apollo è un dio diverso, perfetto, istruito, altero. Maradona era un Ermete, un Ulisse, era callidus, veloce di gambe e di pensiero.

Poi prosegue con un paragone:

Nessuno sportivo ha avuto un potere così grande e una grandezza così ingovernabile. Forse solo Muhammad Ali, e come lui Maradona ha vissuto un decadimento fisico che è parso determinato dal destino. Pelé no, lui è un eroe borghese, un calciatore grande e basta. Maradona è stato un capopopolo”.

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