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Radio Rai: Confusione VAR, le parole del pres. AIA Nicchi

Rigore per l'AIA

Intervento a Radio Rai 1, il presidente dell’ AIA Nicchi sul VAR: “Sarebbe utile un’ unica sala video”.

Radio Rai: Confusione VAR, le parole del pres. AIA Nicchi.

Il VAR tiene sempre banco nel campionato italiano. Molte volte l’ ausilio tecnologico manda ancor di piĆ¹ in confusione i direttori di gara, in altre occasioni non viene per nulla consultato.

Sulla questione ha detto la sua il presidente degli Arbitri Italiani Marcello Nicchi, intervenendo sulle frequenze di Radio Rai 1:

Quello della VAR ĆØ un progetto sul quale continuiamo a investire e a lavorare. Dopo il primo anno di assuefazione, il secondo e il terzo diventano un po’ piĆ¹ importanti perchĆ© si cominciano ad avere dati certi. Quest’anno stiamo soffrendo la mancanza del nostro centro VAR ancora in fase di perfezionamento. Stiamo soffrendo le partite che vengono giocate in un clima surreale a causa di questa pandemia che tarda a lasciarci“.

Nicchi continua sulla questione arbitri:

“UniformitĆ  di giudizio? L’uniformitĆ  ĆØ quasi un’utopia. Avvicinarsi alla quasi totalitĆ  dell’uniformitĆ  ĆØ una cosa fattibile. Io credo che l’uniformitĆ  sia stata molto migliorata in virtĆ¹ della tecnologia e credo migliorerĆ  ancora. Nessuno potrĆ  applicare il miglioramento a sua immagine e somiglianza, ma dovrĆ  farlo in modo preciso e puntuale secondo il protocollo”.

Un’ idea per migliorare le direzioni di gara e l’ uso del VAR:

“Miglioramenti della classe arbitrale? Un grosso miglioramento ci sarĆ  quando la Federazione ci darĆ  le chiavi della sala VAR centralizzata. Quello sarĆ  un laboratorio che porterĆ  progressi incredibili sia dal punto di vista della comunicazione che dal punto di vista dell’applicazione tecnica del regolamento. Quello sarĆ  il passo piĆ¹ importante che farĆ  il calcio italiano nei prossimi anni. Var a chiamata? Non so se sia una cosa molto utile, reputo che non ce ne sia bisogno. Non c’ĆØ bisogno che uno dalla panchina dica all’arbitro di andare a vedere delle cose perchĆ© lo sa da solo. Le interviste agli arbitri a fine gara? E’ quello che pensiamo di fare da qualche anno, ma poi ogni volta che ci siamo avvicinati a questo passo sono sopraggiunte polemiche anche aspre e questo ci ha fatto tornare sui nostri passi, ritenendo che non siamo ancora maturi“.

Il presidente dell’ AIA poi esprime grande soddisfazione per il premio come miglior arbitro ad Orsato chiudendo sulla possibilitĆ  di vedere arbitri donna in serie A:

“Arbitri donna? Noi ci puntiamo da prima che ci puntasse la UEFA. Abbiamo 1750 donne che ricoprono questo ruolo, non siamo sprovveduti da questo punto di vista. Una donna assistente da quest’anno opererĆ  da assistente nella CAN unificata, abbiamo due donne che giĆ  arbitrano in Serie C e presto alla Serie A ci arriveranno anche le donne italiane”.

Un augurio poi per il nuovo anno:

“Cosa mi auguro per il 2021? Che non ci sia piĆ¹ il virus, che si torni a vedere il calcio negli stadi”.

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