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Il Punto (di) G. – Al Friuli Udinese-Napoli 1-2. Azzurri involuti ma vincenti

Bakayoko mister 18 milioni

Al Friuli Udinese-Napoli 1-2: decisiva, nel finale, la rete di Bakayoko che regala i tre punti agli uomini di Gattuso. Azzurri involuti ma vincenti.

Al Friuli Udinese-Napoli 1-2, azzurri involuti ma vincenti portano a casa il bottino pieno grazie al gol di Bakayoko allo scadere.

Vittoria importantissima ma, ancora una volta, troppa sofferenza per gli uomini di Gattuso.

Eppure il Napoli, nei primi minuti di gioco, è parso fresco, reattivo e pronto a servirsi in un sol boccone dell’Udinese.

Insigne, pronti via, lambisce il palo con una conclusione da fuori aria che, però, termina la sua traiettoria leggermente al lato dalla porta difesa da Musso.

Il capitano del Napoli, all’undicesimo minuto, ha subito la comoda occasione per rifarsi;

l’arbitro Pasqua, ed il suo assistente di linea, non vedono un fallaccio clamoroso di Bonifazi su Lozano il quale, lanciato in velocità, viene completamente e nettamente falciato dal difensore bianconero; interviene il Var che, giustamente, sancisce la massima punizione in favore del Napoli.

Insigne, con freddezza, trasforma e porta in vantaggio gli azzurri.

Dal gol di Insigne ha il via la solita collezione di occasioni sprecate dal Napoli per mettere al sicuro, o quasi, il vantaggio.

Ci provano Lozano e Petagna che, però, trovano sulla strada del gol, l’ispiratissimo Musso in vero stato di grazia.

Sembra un copione già visto, Napoli alla ricerca del gol, tante occasioni non sfruttate e avversario li in attesa a guardare.

Preludio di nefasti soliti ricordi, ecco l’infortunio di Manolas che lascia lo spazio vicino a Rrahmani, all’entrante Maksimovic.

I nefasti, soliti, ricordi diventano realtà quando Rrahmani, in solitaria, sulla leggera pressione di Lasagna, appoggia un pallone sanguinoso a Meret il quale, forse per l’inaspettato passaggio, viene superato dal centravanti dell’Udinese che deposita in rete il gol del pareggio.

Il Napoli che, troppo spesso, grazia sotto porta gli avversari, viene punito dai suoi stessi errori; e quanti commessi oggi dagli azzurri.

Hysaj, tornato in campo a sinistra, soffre il suo doversi adattare a movimenti che non gli competono.

Maksimovic, entrato in luogo di Manolas, si propone in diagonali prive di senso.

Fabian Ruiz, ancora una volta, evidenzia una prestazione che, definirla opaca, sembra essere un azzardo in positivo.

Gli errori dei singoli, in questa partita grossolani, mettono a dura prova la tenuta della squadra.

Ed infatti, ad inizio ripresa Gattuso corre ai ripari; memore della partita persa contro lo Spezia nella quale, per sua ammissione, avrebbe dovuto levare dal campo uno spaesato Maksimovic, nell’intervallo lascia negli spogliatoi Rrahmani.

Entra Mario Rui a sinistra, con Hysaj che torna a destra nel ruolo a lui più congeniale e Di Lorenzo schierato al centro della difesa con il serbo Maksimovic.

I cambi sembrano rinvigorire il Napoli che però non riesce a trovare la strada del gol.

Via via discorrendo però, gli azzurri, nel tentativo di trovare la rete del vantaggio, prestano il fianco alle ripartenze degli uomini di Gotti mai bravi ad approfittarne realmente.

La prestazione del Napoli, se possibile, cala vertiginosamente e pericolosamente portando alla luce tutte le lacune di stagione degli azzurri.

Questo sembra essere il presagio di una ennesima, nuova, sofferenza.

Gattuso procede con altri cambi, fuori un impalpabile Fabian Ruiz, sempre più oggetto misterioso, dentro Elmas. Fuori Petagna, dentro Llorente.

Il Napoli si trova in campo con Maksimovic, Hysaj e Llorente, tre giocatori in scadenza di contratto, la cosa deve far pensare molto.

Lozano, unica vera nota positiva di giornata, le prova tutte pur di arrivare ai tre punti. Ne sanno qualcosa i difensori dell’Udinese che più di una volta sono costretti alle maniere forti per evitare il peggio.

Con il passare dei minuti le speranze di portare a casa la vittoria diventano sempre più ridotte; una punizione calciata inspiegabilmente male da Insigne, con palla arrivata in zona “Monfalcone”, porta alle menti dei più malpensanti, compreso la mia, tristi epiloghi sull’esperienza di Gattuso a Napoli.

Gli azzurri non convincono più e sembrano non poter arrivare alla vittoria contro l’Udinese.

Al novantesimo, in pieno recupero, accade l’imponderabile:

Insigne lascia la battuta di un calcio di punizione a Mario Rui, il quale, da fermo, pennella un assist al bacio in area di rigore dove, imperioso, stacca Bakayoko che deposita, di testa, la palla nella rete di Musso.

Napoli in vantaggio ed abbraccio deciso di gruppo, pronto a dribblare ogni cattivo pensiero sui problemi di spogliatoio.

L’Udinese, al momento, forse una delle peggiori squadre della Serie A, non ha la forza di reagire nei quattro minuti di recupero.

Il triplice fischio di Pasqua fa il resto.

Al Friuli Udinese-Napoli  1-2, azzurri involuti ma vincenti.

Ed ogni tanto…va bene anche così!

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