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(Europa League) Napoli – Granada, Gattuso e Meret in conferenza stampa: “Ci crediamo, anche se siamo in emergenza. Mertens sarà in panchina”

Gattuso Napoli Europa conferenza

(Europa League) Napoli – Granada, Gattuso e Meret in conferenza stampa: “Ci crediamo, anche se siamo in emergenza. Mertens sarà in panchina”

Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, e il portiere azzurro Alex Meret, sono intervenuti oggi in conferenza stampa alla vigilia di Napoli – Granada, gara di ritorno dei 16esimi di finale della UEFA Europa League. Le dichiarazioni di mister Gattuso erano molto attese, alla luce del silenzio stampa imposto dalla società dopo la pesante sconfitta contro l’Atalanta. Queste le loro parole ai cronisti.

 

NAPOLI – GRANADA, LE PAROLE DI GATTUSO IN CONFERENZA STAMPA

 

Si può fare la conta di chi è arruolabile per domani?
“Koulibaly e Ghoulam erano a disposizione anche a Bergamo. Per il resto abbiamo perso Osimhen e non recuperiamo nessun’altro. Demme e Hysaj lavorano sul campo ma non sono disponibili al 100% per partire con la squadra.”

 

Come sta Mertens, è disponibile?
“Dries è arrivato ieri, ha fatto 25 minuti di allenamento individuale. Verrà in panchina ma avrà 10-15 minuti di autonomia. Ci ha dato disponibilità, ma è stato fuori per tantissimo tempo, domani vedremo come fare se avremo bisogno di lui.

 

Vista l’emergenza in attacco, può giocare Politano punta centrale?
“Vediamo domani. Non voglio dare vantaggi agli avversari e non voglio fare nomi. Anche Elmas può giocare attaccante. Vedremo domani.”

 

I tifosi da un anno sono muti per l’assenza forzata dagli stadi, vuole rivolgere loro un messaggio?
“C’è poco da rispondere. Attraversiamo un momento negativo con prestazioni al di sotto delle nostre possibilità. Facciamo fatica ad avere continuità. Indossiamo una maglia storica, e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Il primo sono io. Dobbiamo migliorare e cercare di fare i migliori risultati possibili, senza chiaccherare troppo. Quello che stiamo facendo in questo momento non basta. Il momento è brutto, sia per i risultati per gli infortuni. Dobbiamo parlare il meno possibile e fare più fatti, sicuramente.”

 

Giocate da mesi ogni tre giorni, e domani ci saranno grandi assenze. Cosa si aspetta domani dalla squadra come atteggiamento?
“Mi aspetto di partire meglio rispetto all’andata. Sapevamo bene che caratteristiche hanno e ci siamo fatti sorprendere sull’attacco della profondità che è la loro arma migliore. In questo momento la squadra deve leggere bene queste situazioni. Anche a Bergamo potevamo evitare i quattro gol che abbiamo preso. La squadra deve annusare il pericolo. Con la Juve a tratti ci è andata bene, è anche vero che abbiamo difeso molto più bassi. Come impegno e come voglia dobbiamo mettere qualcosa in più.

 

Al di là delle assenze, contro la Juve abbiamo visto un’applicazione diversa che all’andata contro il Granada non c’è stata. Questo è legato alla mancanza di obiettivi per l’Europa League?
“Mi viene da ridere quando sento parlare di mancanza di obiettivi. I nostri obiettivi li abbiamo in campionato, in Coppa Italia e in Europa League. Bisogna valutare anche quello che abbiamo passato e in che condizione siamo. Si gioca ogni tre giorni, con la Juve siamo stati la squadra che ha giocato di più. Non abbiamo tempo per recuperare. In questo momento sul piano numerico siamo con l’acqua alla gola.

Ho sempre detto che quest’anno i giocatori a disposizione anche in panchina hanno fatto la differenza, bisogna ringraziarli per come danno tutto nonostante si giochi ogni tre giorni. Bisognerebbe anche dire con grazie ai cinque cambi abbiamo fatto anche bene. Ci alleniamo poco, non recuperiamo mai. Per il calcio che abbiamo in mente, con il possesso palla e la costruzione dal basso, non allenarsi quotidianamente è un problema. Non abbiamo mai avuto una settimana-tipo a disposizione.”

 

Domani servirà un’impresa, o basterà crederci? Che messaggio vuole dare alla squadra?
“L’impresa o il doverci credere vanno di pari passo. Dovremo essere bravi a non concedere loro campo. Loro non mollano mai, hanno caratteristiche di squadra difficile da battere. Ma penso che abbiamo il dovere di provarci. Sicuramente negli occhi dei ragazzi oggi ho visto un qualcosa… ci credono anche loro. Nel calcio non si sa mai, dobbiamo crederci. A Granada abbiamo visto che sono una buona squadra ma possiamo metterli in difficoltà.”

 

L’Europa League può essere un viatico per tornare in Champions o sarebbe meglio concentrarsi sul campionato? Si sente ancora saldo all’interno del progetto?
“Le critiche penso che sono meritate, perchè in questo momento le cose non stanno andando bene. La responsabilità è la mia in quanto allenatore e le critiche sono giuste. Bisogna lasciare tranquilli i ragazzi. Non si fanno calcoli. Sono da tanti anni nel mondo del calcio, e i calcoli non si fanno. Domani si entra in campo per vincere, al di là delle difficoltà. Sentivo dire che butto le mani avanti perchè ho a disposizione i primavera. Ma i ragazzi devono essere pronti, altrimenti buttarli nella mischia li espone solo a brutte figure. Abbiamo il dovere di provarci. Sappiamo che se passiamo e non recuperiamo giocatori sarà difficile, ma ci proveremo lo stesso.”

 

 

NAPOLI – GRANADA, LE PAROLE DI MERET IN CONFERENZA STAMPA

 

Hai dovuto conoscere una linea difensiva nuova, per battere la Juve la difesa è stata fondamentale. Come ti trovi a guidare la linea?
“Non cambia molto, quello che dobbiamo fare è sempre lo stesso in entrambe le fasi. Questo a prescindere dagli uomini. Domani servirà la stessa determinazione e attenzione viste contro la Juve. Sarà fondamentale la fase difensiva.”

 

Come va in questo momento nello spogliatoio?
“Bene. Ovviamente il periodo non è dei migliori, ma tutti noi lavoriamo perchè crediamo in questa qualificazione. Vincere e passare il turno può darci una grande spinta per le prossime partite.”

 

Complice l’assenza di Ospina, sei stato tu il titolare nelle ultime uscite. Come ti spieghi le difficoltà in fase difensiva.
“Contro la Juve è stata ottima, contro il Granada potevamo fare più attenzione alle ripartenze. Con l’Atalanta qualcosa non ha funzionato. Ma come dicevo prima, i meccanismi sono sempre gli stessi. Se riusciremo ad avere concentrazione e sacrificio a partire dagli attaccanti avremo buone possibilità di affrontare la partita al meglio, la difesa ne beneficierà.”

 

Il pressing alto sulla costruzione bassa insistita che vediamo ti crea ansia?
“Quando ti pressano alto bisogna fare più attenzione, certo. Ma si fa proprio per evitare la pressione e avere un migliore sviluppo dell’azione in fase offensiva. Ci lavoriamo duro ogni giorno in allenamento.

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