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Superlega, Paratici: “Rispettiamo i tifosi ma non possiamo considerare le opinioni di chiunque. Restiamo convinti della bontà dell’idea”

GdS - Juve

Superlega, Paratici: “Rispettiamo i tifosi ma non possiamo considerare le opinioni di chiunque. Restiamo convinti della bontà dell’idea”

Superlega, Paratici: “Rispettiamo i tifosi ma non possiamo considerare le opinioni di chiunque. Restiamo convinti della bontà dell’idea”

Nel prepartita di Juventus-Parma è intervenuto Fabio Paratici ai microfoni di Dazn per commentare la fine infausta del progetto della Superlega. Queste le sue dichiarazioni:

Sarà una partita molto importante. Sono state ore uniche, dove restiamo convinti della bontà dell’idea, del progetto. Credo che sia stata un’occasione unica per cercare di dare una mano a tutta la piramide calcistica. Come tutti i cambiamenti, necessitano di essere metabolizzati. Ricordo quando ci fu il passaggio alla nuova Champions League, fu un grande shock. Anche il nostro logo è stato un grande cambiamento. Necessita di un minimo di tempo per essere metabolizzato, per capire tutti gli eventi“.

Vuole commentare le parole di Lucarelli circa la Superlega?

Noi rispettiamo le opinione di tutti, credo abbiano parlato davvero tutti. Tendo a prendere nel cerchio davvero tutti, credo che per parlare di un argomento si debba essere preparati. Io non parlo di medicina, questo invece è un argomento molto più popolare. Rispettiamo i tifosi che sono molto importanti, ma non possiamo considerare tutte le opinioni di chiunque. Adesso c’è molta più possibilità di parlare, quindi rispettiamo tutti ma valore e meritocrazia non sono mai state messe in dubbio“.

Agnelli ammette la sconfitta

Anche Andrea Agnelli si è dovuto arrendere all’ evidenza di un progetto morto sul nascere e all’ agenzia di stampa britannica “Reuters”, ha ammesso:

Se il progetto può andare avanti? Per essere franchi e onesti no, evidentemente non è così. Rimango convinto della bellezza di quel progetto, avremmo creato la competizione più bella al mondo. Non dirò quanti club mi hanno contattato in sole 24 ore per chiedermi se potevano unirsi. Forse hanno mentito, ma sono stato contattato da un certo numero di squadre che chiedevano cosa potevano fare per entrare”.

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