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Hey guys, it’s coming to Rome: l’ Italia festeggia l’ Europeo

It’ s coming to Rome: la Nazionale di Mancini riporta l’ Europeo in Italia dopo 53 anni, beffa per gli inglesi a Wembley.

Hey guys, it’s coming to Rome: l’ Italia festeggia l’ Europeo.

La lunga vigilia della finale di questo Europeo itinerante è stata all’ insegna del grido “It’ s coming home”, con gli inglesi che aspettavano il ritorno a casa del calcio.

Ma i simpatici tifosi d’ oltremanica non avevano fatto i conti con i ragazzi di Mancini e con le manone di Donnarumma: dopo 120 minuti (e più) con la lotteria dei rigori annessa, l’ Europeo ritorna in Italia, dopo ben 53 anni dall’ ultima volta.

Inizio shock e poi la festa: è azzurro il cielo di Londra!

Eppure l’ atto finale di questo Europeo non era iniziato nel migliore dei modi per gli azzurri che si sono trovati sotto, dopo due giri d’ orologio, grazie al piattone di Shaw.

Il laterale mancino del Manchester United bravo a sfruttare un cross dalla destra di Trippier che era stato lasciato colpevolmente da solo. Bravo il CT anglosassone Southgate a sorprendere Mancini con due tornanti abili a sfruttare le ripartenze.

Primo tempo difficile, con Immobile assente e l’ Italia a sbattere contro il muro inglese. Al 45esimo (+ 3 di recupero) le statistiche sono a favore degli italiani ma il punteggio no.

Nella ripresa il Mancio, il più british dei tecnici italici, toglie l’ ex Scarpa d’ Oro laziale e inventa Insigne falso nueve. Con l’ imprevedibilità del napoletano la Nazionale di casa sembra andare in affanno ma il gol si trova solo al 67esimo, in mischia, con Bonucci, bravo sul tap in, dopo che Pickford aveva deviato sul palo, alla propria destra, un colpo di testa di Verratti.

Dopo il pari, gli inglesi sembrano alle corde e i nostri meriterebbero anche di vincerla ma si arriva ai supplementari, come già capitato con Austria e Spagna.

Il tecnico di Jesi è costretto a ritornare con il centravanti perchè Insigne accusa un problema al ginocchio: pronto Belotti a far a sportellate con i centrali britannici.

Supplementari che scorrono senza grosse emozioni e con Southgate che pensa ai rigori facendo entrare sul terreno di gioco Rashford e Sancho.

Ai rigori si parte male ma sono proprio i due prescelti dal CT inglese con i loro errori e poi Saka ipnotizzato da uno strepitoso Donnarumma, a regalare la gioia all’ Italia del pallone.

“It’ s coming to Rome”, eh si la Coppa ritorna in Italia.

Le lacrime di gioia di Mancini che abbraccia Vialli, Spinazzola che festeggia con le stampelle, Insigne che bacia la coppa, Raffaella Carrà e le note di “Notti Magiche” che riecheggiano a Wembley (che si illumina del tricolore) con Bonucci che grida alle telecamere “It’s coming to Rome”, sono le immagini più belle di una serata che rimarrà nella storia.

Dimenticata e cancellata con un colpo di spugna la figuraccia del novembre del 2017, quando la Nazionale perdeva il mondiale russo a San Siro.

Il lavoro di Mancini è sotto gli occhi di tutti e il prossimo mondiale in Qatar, tra un anno e mezzo, può far sognare ancora.

Vincere il trofeo, poi, in casa dell’ Inghilterra, dà ancora più sapore all’ impresa. Per la Nazionale dei Tre Leoni resta, in bacheca, ancora l’ unico Mondiale del 66, con polemica finale.