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Napoli, la mamma del piccolo Samuele:” Vi prego abbiate pietà del mio bambino, non pubblicate le sue foto”

Napoli

Napoli, La mamma del piccolo Samuele rompe il silenzio e lancia un appello straziante

 

Napoli, la mamma del piccolo Samuele rompe e il silenzio: “Vi prego, abbiate pietà del mio Samuele. Non pubblicate più sue foto”.

Carmela è una mamma disperata, troppo grande il dolore da sopportare per la perdita del suo bambino ma decide di rompere il silenzio lanciando questo appello straziante a giornali e televisioni.

Carmela si affida al buon cuore di tutti e chiede di non divulgare più immagini e foto ritraenti il suo bimbo, perché ogni volta che le vede in tv o sui social o sui giornali per lei è un’ulteriore coltellata.


Tante sono le persone che si stanno riversando in queste ore sul luogo della tragedia lasciando – in segno di vicinanza ai genitori- fiori, lumini, e piccoli pupazzi di peluche.
I residenti e la famiglia del piccolo stanno cercando di proteggere i genitori da qualsivoglia forma di curiosità o sciacallaggio mediatico.
I genitori attualmente sono tenuti lontani da curiosi e giornalisti e tutelati presso un’associazione ignota.
Un cartello posto sul luogo della caduta chiede a “curiosi e giornalisti” di “non fare sciacallaggio”.

Samuele, un angelo di appena 4 anni, è morto venerdì dopo la caduta dal balcone di casa, in un palazzo posto al Centro di Napoli, in via Foria.

 

All’inizio si pensava ad un evento tragico dovuto ad una caduta accidentale del piccolo.

Con il passare delle ore attraverso le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli e i rilievi effettuati dalla Scientifica ( basati sul particolare che la ringhiera fosse particolarmente alta e dotata di una reta protettiva metallica) si è giunti al fermo di un uomo di 38 anni Mariano Cannio, accusato di omicidio.

L’uomo è il domestico della famiglia Gargiulo.

L’uomo è residente in zona e svolge le pulizie domestiche anche per altre famiglie del quartiere.
Conosciuto e descritto dai residenti come un uomo dal carattere tendenzialmente schivo e tranquillo poco propenso a socializzare senza tuttavia mai destare alcuna particolare preoccupazione.
Al momento del fermo presso la sua abitazione, gli inquirenti si sono ritrovati dinnanzi un ambiente domestico molto trascurato e poco pulito che li ha ulteriormente insospettiti.
Secondo prime indiscrezioni, L’uomo avrebbe approfittato di un momento di distrazione della madre del bambino per afferrarlo e buttarlo giù.
L’uomo avrebbe problemi psichici.


Il fermato nega l’omicidio: «Ho disturbi psichici»

 

Il fermato ha ammesso di essere sul quel balcone e di aver preso in braccio il piccolo Samuele ma ha negato di averlo volutamente e deliberatamente buttato giù.

Come appreso dall’’ANSA da fonti qualificate.
Il trentottenne, noto nel quartiere come collaboratore domestico di diverse famiglie del posto, agli inquirenti ha detto di soffrire di disturbi psichici e ha fornito una sua versione dei fatti che escluderebbe il motivo doloso puntando invece su un tragico evento fortuito.

Tuttavia, l’uomo non ha saputo spiegare agli inquirenti con esattezza la dinamica del tragico evento.
Domani mattina è prevista alle ore 9,30 l’udienza per la convalida del fermo e si cercherà di comprendere se Il Cannio avesse o meno l’intenzionalità di uccidere il piccolo Samuele o se davvero trattasi di un tragico incidente.
Cannio al momento è difeso da un avvocato d’ufficio, la cassazionista Carmen Moscarella.


Intanto su TikTok sarebbe comparso un presunto video nel quale il piccolo Samuele direbbe la frase ‘Ti butto giù’.
Per alcuni questa frase probabilmente sarebbe stata ascoltata da qualche adulto in casa..

L’arcivescovo

 

Durante L’omelia di oggi tenutasi in occasione della Festa del Patrono di Napoli,  l’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, ha riferito di essersi recato personalmente  ieri sera a casa dei genitori di Samuele: “Ho davanti agli occhi il dolore dei suoi genitori, sentivo il bisogno di abbracciare Carmen e Giuseppe. Mi fermo un attimo – ha aggiunto rivolgendosi ai fedeli in Cattedrale – perché a tutti voi stamattina chiedo per questi genitori, giovani, una preghiera, hanno bisogno di questa preghiera e della nostra vicinanza”