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Il Mattino: Quel filo conduttore tra il Napoli di Sarri e questo di Spalletti

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SCEMO CHI CAMBIA IL TITOLO

C’è un filo conduttore tra il Napoli di Sarri e questo di Spalletti: due professionalità richiamate da De Laurentiis in questa estate.

Il Mattino: Quel filo conduttore tra il Napoli di Sarri e questo di Spalletti.

Eh no, purtroppo da queste parti quando il Napoli gioca, vince e convince, la mente ritorna sempre lì, a quel triennio fantastico, quasi magico, che fu l’ era Sarri.

Gli interpreti sono più o meno gli stessi, qualcuno ha raggiunto una certa maturazione, ne sono arrivati altri ad arricchire, soprattutto nelle seconde linee la rosa.

Il Napoli che torna in testa al campionato dopo quasi 1300 giorni porta alla mente del tifoso proprio il Napoli di Sarri che più di tre anni fa si ritrovò in testa dopo il 5-0 al Cagliari.

In effetti però qualcosa che lega quel Napoli a questo Napoli c’è, come sottolinea l’ edizione de “il Mattino”.

Il ritorno di due professionalità di epoca sarrista.

De Laurentiis, questa estate, nella sua rivoluzione silenziosa, tra un bilancio da riguardare e un rilancio (sportivo) da affrontare, ha affidato la panchina ad uno degli allenatori più preparati del panorama italiano: Luciano Spalletti.

L’ ex Inter, dopo essere stato fermo per ben due stagioni ha accettato di buon grado la sfida partenopea con la giusta carica.

Il toscano con ADL ha voluto il ritorno nello staff tecnico di due figure importanti del triennio azzurro dell’ ex impiegato di banca: Francesco Sinatti e Francesco Calzona.

Con Sinatti si è rivista la “preparazione a secco”, che allena la capacità di recupero fisico in tempi brevi. Non è un caso che la squadra sembra correre al doppio degli avversari proprio nei minuti finali.

Con Calzona a curare i dettagli tattici la difesa ne sta traendo beneficio: la fase difensiva sta pian piano ritornando ad essere punto di forza del Napoli.

Con queste premesse (affidandosi anche un pò alla cabala) si può ritornare a sognare.