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Corbo: “Il Napoli doveva vincere contro l’Inter. Ecco i tre motivi del fallito sorpasso in classifica”

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Corbo: “Il Napoli doveva vincere contro l’Inter. Ecco i tre motivi del fallito sorpasso in classifica”

Le parole di Antonio Corbo nel suo editoriale su La Repubblica in merito al risultato della partita tra Napoli e Inter.

Il pareggio tra Napoli e Inter non fa piacere a nessuna delle due squadre.
La vittoria per una delle due, avrebbe determinato in modo decisivo la sfida allo scudetto.
Per il Napoli, principalmente, questo pareggio ha fatto sfumare una grossa occasione di poter scavalcare l’Inter e lottare concretamente per il campionato. A parlare della partita di ieri è Antonio Corbo, nel suo editoriale sulle pagine de La Repubblica.

Il pareggio tra Napoli e Inter è un grande rimorso per gli azzurri

Una delle firme maggiormente considerate a Napoli, con un editoriale pubblicato sul proprio giornale, La Repubblica, ha scatenato se stesso circa la prestazione del Napoli contro l’Inter, inveendo di fatto, contro la squadra tutta, rea di non aver fatto più di tanto per vincere la partita dell’anno.

Ecco di seguito un estratto dall’editoriale di Corbo sulle pagine de La Repubblica:

“È il pareggio dei rimorsi, non della resa. Spalletti dovrà spiegare alla squadra ed a se stesso che cosa è successo. Sorpasso fallito per tre motivi. Perché il Napoli non ha mai creduto nello scudetto, si nascondeva dietro volute di fumo anche mentre vinceva le prime otto su otto. Perché entrato senza l’aggressiva determinazione che traduce la forza in una fede, il progetto in un obiettivo ineludibile, l’autostima in una certezza. Il Napoli sembra già pago di giocare per lo scudetto, piuttosto che sputare l’anima per vincerlo. La maturità raggiunta nelle prime 24 partite è bastata solo per affrontare la 25esima, la grande sfida, con la sua cultura dell’equilibrio, del rischio calcolato, del coraggio che non diventa mai azzardo sfrontato, come usa però una squadra  lanciata verso il successo finale. […] Il Napoli si limita a conservare il dominio con un ampio controllo del gioco, senza cercare il colpo che marchi una inesorabile superiorità”.

Dopo Venezia Corbo disse

Da sottolineare però che dopo la sfida con il Venezia, lo stesso Corbo ebbe a dire: “Prima c’erano allenatori troppo prudenti o troppo conservativi come Mazzarri e Sarri. Spalletti, invece, venderebbe l’anima per vincere lo Scudetto. Ama osare. Ha una vocazione al rischio. Tante vittorie sono state raggiunte proprio per via del fatto che ha sfruttato benissimo i cambi. De Laurentiis ha detto che non gli va di parlare di Scudetto? Può essere una questione scaramantica. Non dimentichiamo che il presidente del Napoli valuta lo Scudetto un obiettivo interessante.

Corbo: “Il Napoli doveva vincere contro l’Inter. Ecco i tre motivi del fallito sorpasso in classifica”

E allora, chi scrive è d’accordo con Corbo nel chiedere a Spalletti cosa davvero sia successo contro l’Inter, ma Antonio Corbo non deve additare lo stesso o chicchessia di scendere in campo con idee e pensieri distanti dal voler affermare le proprie velleità.

Il Napoli ha giocato nel primo tempo meglio dell’Inter, tanto che è riuscito a prendere il vantaggio, purtroppo non ha poi largheggiato con un altro o altri due gol.

Nel secondo tempo con il pareggio nerazzurro la squadra ha si tenuto, ma ha cominciato ad avere paura degli avversari, in primis Spalletti.

Il tecnico lo ha dimostrato con il cambio tattico, schierando il Napoli con la difesa a tre, togliendo Osimhen e non sostituendolo con Petagna, ma con Mertens, nella speranza che il belga potesse tenere meglio il centrocampo.

Chi ha giocato a calcio sa, infine, che ad un certo punto vi è il tacito accordo a chiudere l’incontro con il risultato in quel momento maturato, il pareggio nel caso di Napoli Inter.

Per ora gli azzurri sono in corsa per l’obiettivo stagionale, il quarto posto per la qualificazione alla Champions League, ma ciò non toglie che Spalletti e De Laurentiis il pensierino al tricolore lo abbiano fatto e stanno lavorando in sintonia per fare un grosso regalo ai napoletani.

Dunque…lasciamoli lavorare in pace!