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Crediamoci, come in quel Lazio-Napoli 1-4…

Dai Napoli, crediamoci! Basterebbero quei sei minuti che schiantarono la Lazio in quel settembre del 2017 con 1-4 finale.

Crediamoci, come in quel Lazio-Napoli 1-4…

Il Napoli domani è chiamato alla prova del nove, una sorta di replay di quanto già accaduto nello scorso week end. Situazione più unica che rara avere nel giro di una settimana la stessa opportunità sprecata malamente.

A Cagliari una squadra distratta e irriconoscibile, salvato sul finire di gara da un immenso Osimhen, aveva sprecato la ghiotta occasione di sorpasso ai danni delle milanesi. Domani a Roma calma e gesso direbbe il giocatore di biliardo, gli azzurri devono centrare la buca giusta, per restare in tema.

Tra il Napoli e lo Scudetto ancora un allenatore toscano, ancora un ex Napoli: Maurizio Sarri. L’ ex impiegato di banca all’ ombra del Vesuvio ha sfiorato davvero il titolo nella stagione 2017/2018 macinando gioco, gol e risultati.

Al Napoli domani basterebbe ritornare quello di un paio di settimane fa, al netto delle assenze, per festeggiare.

Napoli, ritorna ad essere corsaro a Roma.

Il campo della Lazio, almeno negli ultimi anni ha portato sempre bene agli azzurri che hanno vinto sei gare delle ultime otto (I PRECEDENTI). Vittorie importanti, ricche di gol e di emozioni con i partenopei sempre a farla da padrona.

Ma, ironia della sorte, un Lazio-Napoli ha venire in mente è proprio l’ ultimo di Sarri sulla panchina azzurra: settembre 2017, partenopei corsari con il punteggio di 1-4.

Quel Napoli partì maluccio, sotto di un gol, poi salì in cattedra e nel giro di appena sei minuti ribaltò e annientò la squadra di Inzaghi per poi chiuderla al 94esimo con il rigore di Jorginho.

Koulibaly, Callejon e un maradoniano Mertens a manifestare lo strapotere di quella squadra all’ Olimpico.

Di quella squadra in campo solo Koulibaly e Mertens: ecco, basterebbero quei sei minuti di onnipotenza, come allora, per regalare un sogno alla tifoseria e mettere fine una volta per tutte a venti di crisi.

Dai Napoli, crediamoci!