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Realtà parallele: perchè la (lunga) sosta dovrebbe fare bene solo alle inseguitrici del Napoli?

Chiuso il 2022 del pallone, ora la sosta: i media benedicono lo stop Mondiale per le tre strisciate ma perchè il Napoli non dovrebbe beneficiarne? I dettagli.

Realtà parallele: perchè la (lunga) sosta dovrebbe fare bene solo alle inseguitrici del Napoli?

Dopo l’ultimo week end di campionato, quello che alla 15esima giornata, chiude il 2022, l’edizione odierna de “la Gazzetta dello Sport” titola in prima pagina “Non è finita”, con in bella mostra le foto dei protagonisti di Milan, Juve e Inter. Che non sia finita (purtroppo) è chiaro anche ad un bambino: mancano ancora 4 giornate per il giro di boa e il campionato chiaramente è ancora tutto da giocare con 69 punti in palio.

Il Napoli ha fatto il proprio dovere sabato, lo stesso le tre del nord che, idi riffa o di raffa, hanno vinto i rispettivi match mantenendo invariate le distanze dalla capolista. La pausa per l’inusuale Mondiale invernale (52 giorni di stop, ndr), è vista come manna dal cielo, secondo i media, per le tre strisciate. Ma gli azzurri chiudono la prima parte di stagione con un buon +8 sul Milan, +10 sulla Juventus e un +11 sull’Inter.

Al rientro Spalletti avrà subito la trasferta di Milano contro i nerazzurri e dopo 9 giorni ospiterà la Juve: per molti (ma non ci voleva tanto a capirlo) partite chiave (per loro…).

La pausa forzata, secondo strane teorie, rallenterebbe il carro armato partenopeo rilanciando le altre. La domanda sorge spontanea però, perchè?

Napoli primo, appuntamento al nuovo anno.

Dal 4 gennaio inizierebbe un nuovo campionato, come se ieri si fosse chiuso un torneo a sestante. Eh no, dal 4 gennaio continua lo stesso campionato con gli azzurri che partono con zero sconfitte e soprattutto con quasi tre vittorie di vantaggio sulle altre.

La pausa  farà male solo ai tifosi azzurri che, parafrasando lo striscione apparso sabato in curva (LEGGI) , per più di 50 giorni, non potranno gioire vedendo i propri beniamini che con spavalderia si prendono la scena, sempre. A Spalletti e ai suoi staccare la spina può solo far bene, ricaricare le pile mentalmente aiuta, sempre (Spalletti docet). Fare un richiamo della preparazione in Turchia, dopo non aver sbagliato nulla in quella estiva, aiuterà sicuramente gambe e spirito della capolista.

Il Napoli, poi, per il Mondiale, lascerà partire solo 5 elementi (di cui tre titolarissimi) a differenza delle inseguitrici con tanti altri elementi importanti “a casa” (Osimhen, Lobotka, Di Lorenzo…). Già un piccolo vantaggio direi con lo staff tecnico partenopeo che potrà lavorare con quasi tutta la rosa a disposizione.

Poi, altro aspetto non di poco conto, l’esperienza di Spalletti con le lunghe pause invernali. Il tecnico di Certaldo è l’unico, infatti, ad aver già gestito questi tipi di stop nel campionato russo alla guida dello Zenit, vincendoci pure un campionato: Luciano sa come si fa e non si farà trovare impreparato e poi con Sinatti dalla sua (pochissimi gli infortunati all’ombra del Vesuvio) si può star tranquilli…

Sciorinando pochi e semplici aspetti, ora siamo così sicuri che la pausa possa danneggiare il Napoli e magari non logorare le altre? Ai posteri l’ardua sentenza…