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Fedele: Oggi i procuratori sono sono ragazzini più giovani dei calciatori e li assecondano per…

gaetano fedele radio marte
A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gaetano Fedele, procuratore sportivo
“Come ripartirà il campionato dopo 52 giorni di stop? Spero nello stesso modo con il Napoli che si troverà a gestire questa situazione con il vantaggio che ha. In tutto questo mese avrà tre partite importantissime con Inter, Juventus e Roma. Questo periodo sarà molto importante e ci farà capire se potremo continuare a sognare. Il fatto di avere una panchina lunga è stata l’arma in più di questo Napoli. Quando capitano queste annate chi si deve rinforzare è chi sta dietro. Il Napoli deve essere bravo a gestire la situazione. Bereszyński è un soldatino che potrà far tirare il fiato a Di Lorenzo. Zanoli? Forse hanno trovato una soluzione che accontentava un po’ tutti. Io non avrei toccato nulla e lo avrei lasciato qui. Alla Sampdoria ci sono un po’ di problematiche e sarà un po’ più complicato. Se ho dovuto fare un lavoro straordinario intervenendo sui miei assistiti? In questo momento c’è una grossa confusione nel nostro mondo, i procuratori sono diventati tantissimi e ognuno lo fa a modo suo. C’è chi lo fa in modo innovativo e chi in modo tradizionale, io opto per quello tradizionale. Credo sempre che i giocatori vanno ascoltati, ma anche consigliati. Si deve andare anche contro il loro pensiero. Oggi i procuratori sono sono ragazzini più giovani dei calciatori e li assecondano per non perderli. L’esperienza di Spalletti in Russia con le soste lunghe durante il campionato? È vero che Spalletti è uno dei pochi se non l’unico ad avere questa esperienza, ma è anche vero che le sue squadre nel periodo di gennaio hanno dei problemi. Caputo? Sono stati sei mesi molto particolari, anche l’anno scorso era stato un po’ complicato, ma questi mesi di più. Caputo aveva bisogno di trovare un po’ di serenità e probabilmente anche la Sampdoria trarrà vantaggio dal cambiare un po’ di giocatori. Certe volte sono trattative un po’ più agevoli quando c’è la volontà da parte di tutti di chiudere. Il Napoli più del Milan ha dato una sterzata non soltanto per quanto riguarda il monte ingaggi, ma ha anche avuto il coraggio di fare a meno di calciatori importanti. Non sarà facile tenere i calciatori che adesso sono in rosa, anche perché le clausole aprono nuovi scenari. È da vedere quando arriva un’offerta importante per un calciatore e ti chiede di dargli gli stessi soldi”.