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Maspero: Il Napoli ha sempre avuto continuità, ma…

Spalletti Napoli
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Riccardo Maspero, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Lecce e Fiorentina
Come si prepara un match dopo una sconfitta così roboante come quella contro il Milan?
“Diciamo che è stata una sconfitta tanto brutta quanto inaspettata. Il vantaggio in classifica, tuttavia, è rassicurante. Di conseguenza è una situazione che consente di prendere atto della sconfitta ma di poter preparare la rivincita nel doppio confronto di Champions”
Calo fisico o di attenzione?
“Il Napoli ha subìto un Milan devastante. Quando a scontrarsi sono due squadre forti, è naturale per una delle contendenti lasciarci le penne. Il Napoli ha sempre avuto continuità, ma ad avere la meglio è stata la squadra rossonera”
Che insidie potrà riservare il Lecce?
“L’organizzazione di gioco dei salentini è un fattore da considerare, e fondamentale in quello che è stato un percorso sinora brillante per il Lecce. I valori del Napoli, però, sono superiori, e se gli azzurri giocheranno come sanno, la squadra di Spalletti potrà indirizzare la gara. Il Napoli ha l’occasione di riprendere il proprio percorso, e di fare una partita importante anche in Puglia”
Cosa pensa della gestione dei cambi da parte di Spalletti?
“Da fuori è facile fare giudizi e commentare le scelte del tecnico. Luciano vede ed allena i suoi giocatori tutti i giorni, dunque, non c’è nessuno meglio dell’allenatore nella gestione dei propri calciatori. Soltanto un tecnico sa quando inserire o cambiare i propri uomini”
Raspadori potrà avere una chance di garantire il suo apporto alla causa azzurra?
“Se il Napoli è arrivato a questi livelli, sia in Europa che in campionato, vuol dire che la gestione degli uomini, e delle rotazioni, è stata ottimale. Dunque, Anche Raspadori avrà l’opportunità di dimostrare tutto il proprio, importante, valore”
Come si spiega un inizio flop dei Viola, ed una ripresa tanto ottimale?
“Sono dell’idea che, quando una società sceglie un allenatore, deve sapere quali possono essere gli obiettivi compatibili con il valore della rosa. Inoltre, un tecnico deve poter essere atteso in quello che è il processo di acquisizione, da parte del gruppo, delle idee e degli schemi di gioco dell’allenatore. Quando si ha questa pazienza, e la fortuna che non dovrebbe mai mancare, il gruppo acquisisce consapevolezza, fiducia, e di conseguenza i punti che potrebbero mancare”
Giudizio sulla stagione di Simone Inzaghi?
“Inzaghi, sin dal primo giorno in nerazzurro, è stato messo in discussione in quanto allenatore giovane e ritenuto non in grado di gestire una rosa importante come quella interista. È un ottimo tecnico, che ha saputo far bene anche la scorsa stagione, ma nei top club la necessità di far risultato, e di vincere, è impellente. Anche un secondo posto può essere vissuto come fallimento”