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Di Napoli: Gli azzurri hanno l’occasione di vincere lo Scudetto in un derby campano…

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Di Napoli, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Salernitana

Al Maradona arriverà una Salernitana in ripresa?
“Tutte le partite, al di là delle differenze tecniche che le rose impongono, vanno sempre giocate. La Salernitana ha potuto beneficiare di un cambiamento importante sotto il punto di vista della mentalità con l’avvento di Sousa. Un tecnico di grande esperienza, che conosce tante lingue e che per questo riesce a comunicare in modo efficace con i propri giocatori. Il tecnico granata sta facendo un gran lavoro. La partita non dovrà essere sottovalutata. Gli azzurri hanno l’occasione di vincere lo Scudetto in un derby campano, e non nego che sia un traguardo che mi fa piacere. Il tricolore dei partenopei è la rivincita del Sud”
Giocare in contemporanea darebbe la giusta gioia a tifosi e calciatori?
“La mentalità ultras è complicata, se non la si conosce non la si può comprendere. L’anima del movimento calcistico risiede in quelli che sono i suoi protagonisti, ovvero giocatori e tifosi. È fondamentale rispettare a chi fa sacrifici per inseguire le proprie passioni, e dà il massimo per garantire sostegno ai propri colori. Ci sono principi che si possono non condividere, ma che vanno rispettati. Comprendo gli interessi di ordine pubblico, meno quelli imposti dai diritti televisivi a discapito dello spettacolo”
Che inter si aspetta nella gara contro la Juventus?
“Il calcio parlato diverte molto più di quello giocato. Inzaghi è stato massacrato, ma oggi si ritrova in semifinale di Champions e di Coppa Italia, ed il suo campionato diventa immediatamente straordinario. Nel calcio odierno non si conosce più pazienza. Sarà un match difficile tra due squadre davvero forti. In cui i nerazzurri arrivano forse meglio dal punto di vista mentale, visti ultimi risultati e gli sviluppi giudiziari che potrebbero influire sulla quiete dei calciatori bianconeri”
Lo Scudetto degli azzurri porta il nome di qualcuno in particolare?
“Credo che un merito particolare debba essere riconosciuto al presidente. De Laurentiis è sempre stato perseverante e lungimirante, riuscendo a mantenere una gestione sostenibile che non si risparmiasse nell’investimento. Il patron ha saputo circondarsi degli uomini giusti, ma ha saputo prendersi delle responsabilità ed andare avanti come un mulo. Sta riportando il Napoli allo Scudetto dopo trentatré anni, basterebbe questo…”
Stagione straordinaria di Dia, ritiene sia pronto per il grande salto in un top club?
“Credo che il contesto di squadra ed i risultati aiutano un giocatore a conquistare la ribalta. Dia sta facendo davvero bene, e si è preso la scena a suon di gol. A tal proposito, spenderei una parola anche per il direttore De Sanctis, inizialmente criticato ma ora giustamente riconosciuto nel merito. Morgan si sta riprendendo delle rivincite importanti. Ha accettato tutte le critiche, ha imparato a conoscere l’ambiente ed ha saputo rispondere nel tempo. Il campo è sempre un giudice supremo”
Inter che dovrà non sottovalutare l’impegno contro i biancocelesti?
“La semifinale di Champions è alle porte, e questo può influire sulla sfida di domenica. Non andrà sottovalutato l’impegno contro i biancocelesti soprattutto in virtù della necessità, finanziaria in particolare, di conquistare la qualificazione alla prossima Champions League. Inoltre, Sarri è riuscito, in un tempo di adattamento fisiologico ma relativamente breve, a dotare la squadra di un gioco efficace e godibile, soprattutto di una grande solidità. A tratti mi sembrava di vedere quel Napoli che aveva incantato negli anni partenopei di Maurizio”