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Belardi: Osimhen ha dimostrato un attaccamento trascinante

Osimhen a un passo dal rinnovo
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Emanuele Belardi, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Juventus
Parere sulla giornata di coppe europee delle italiane?
“E’ un buon momento per le squadre italiane, finalmente tornate a competere per le coppe europee. Il percorso sin qui è stato eccellente”
Juventus che, tuttavia, conferma un periodo di poca brillantezza?
“L’annata della Juventus è stata davvero complicata, tra infortuni, penalizzazioni e rivoluzioni societarie. Le pressioni che ci sono a Torino, inoltre, sono di gran lunga differenti rispetto a quelle che possono esserci in altri club. Tuttavia, non ci sono scusanti che tangano. Un club come la Juventus è sempre chiamato a vincere contro qualsiasi avversario di Europa League”
Meret ha dimostrato quanto fosse determinante la continuità?
“Ho sempre detto che ad un portiere giovane andasse concessa la possibilità di sbagliare e poter maturare. Meret non ha sempre potuto giovare di queste opportunità, pagando anche una certa discontinuità fisica. La poca fiducia è stata determinante per il friulano. Per ogni calciatore, in qualsiasi ruolo ed a qualsiasi età, vedere poca fiducia è sempre complicato. Quest’anno, tuttavia, è stato da incorniciare soprattutto per Alex, che ha saputo rivelarsi determinante in tante sfide cruciali. È stato protagonista, infatti, in molte gare europee, e quando sei protagonista in Champions rendi evidente un percorso di crescita e maturazione. L’anno della consacrazione, non soltanto per società e tecnico, ma anche per giocatori come Meret, Osimhen che ha dimostrato un attaccamento trascinante, e DI Lorenzo, che ho visto crescere da ragazzino nella Reggina”
Crede che il Napoli riuscirà ad aprire un ciclo nonostante la possibilità di alcune cessioni?
“Tra un po’ finiranno le feste ed inizierà il lavoro vero. Vincere è possibile, ma continuare a vincere non è facile. Tuttavia, anche se non si dovesse riuscire a confermare il successo, credo sia fondamentale confermarsi tra i top club italiani ed europei. Collezionare otto o nove Scudetti di fila credo sia poco pronosticabile, ma il club azzurro si è ormai proiettato tra le virtuose del calcio europeo, e lo Scudetto costituisce soltanto una logica conseguenza. È fondamentale, dunque, riuscire a confermarsi in questo range”
Come cambia l’equilibrio delle squadre di vertice in base alle decisioni della Giustizia Sportiva?
“Sono dinamiche moto complicate e non vorrei essere nei panni di chi è chiamato ad operare in queste condizioni. Tuttavia, ritengo che decretare penalizzazioni nel bel mezzo di una stagione sia sempre discutibile. Sono decisioni da prendere a bocce ferme. Inoltre, anche i vertici chiamati a determinati giudizi ritengo debbano affidarsi ad analisi ben più approfondite prima di decretare sentenze tanto determinanti”