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Tedesco: Pedine importanti come Zielinski, Kvaratskhelia ed Osimhen potrebbero andare via….

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giacomo Tedesco, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Bologna
Commento sulla scelta di Spalletti di lasciare il club?
“Mi dispiace tantissimo perché il mister ha fatto un lavoro grandioso, guidando un gruppo certamente non costruito per ambizioni di trionfo verso l’inaspettato successo. Mi sarebbe piaciuto che continuasse in azzurro. Non sapremo mai, probabilmente, di quelle che paiono essere le divergenze tra tecnico e presidente. Per il futuro vedo in De Zerbi la soluzione forse migliore. Quello che sta facendo al Brighton è davvero incredibile. Anche ieri è riuscito a fermare il City con una espressione di gioco eccezionale. Ieri avevamo due partite. Una si è infiammata in soli quindici minuti. L’altra è stata un fuoco dall’inizio alla fine. Oggi il calcio italiano può essere visto due o tre passi indietro a livello di gioco, a parte due o tre squadre come Napoli ed Atalanta. Vedere la Juve, la Roma o l’Inter è una tristezza assoluta. L’Inter arriva in finale senza giocare a calcio, così come la Roma che preferisce le barricate al gioco. La Fiorentina, invece, diverte. Una squadra che non pensa soltanto a difendersi e che sembra sempre proiettata alla costruzione offensiva, portando tanti giocatori in avanti”
Thiago Motta fattore della stagione dei felsinei?
“Motta sta svolgendo un grandissimo lavoro. Gli va riconosciuto ogni merito di una squadra che gioca benissimo e capace di mettere in difficoltà chiunque. Anche l’ex Inter sarebbe una soluzione importante per il futuro del club partenopeo. Motta è un allenatore che reputo pronto anche per una piazza esigente come Napoli, in procinto di migliorare anche il percorso europeo di questa stagione”
Che Napoli dovremo aspettarci contro il Bologna?
“Sicuramente un Napoli brillante. I festeggiamenti e soprattutto la stanchezza hanno influito sulla prova opaca contro i brianzoli. Contro i nerazzurri il Napoli ha già dimostrato di essere tornato ai ritmi usuali e sono sicuro che assisteremo ad una grande partita. Un match che possa soddisfare le esigenze di spettacolo delle due tifoserie”
Quali sono i giocatori di cui il Napoli non dovrebbe fare a meno?
“Ci sono tanti giocatori che chiunque vorrebbe portare via. Pedine importanti come Zielinski, Kvaratskhelia ed Osimhen. City, Psg e Real Madrid mi auguro che non riescano a portare via i calciatori che più mancherebbero al campionato italiano. Anche in panchina ci sono giocatori importantissimi nelle economie di squadra come Raspadori e Simeone”
Berardi da considerare ottimo sostituto in caso di partenza di Lozano?
“Non so se si tratta della volontà del calciatore o di operazioni di mercato del club. Ciò che è sicuro è l’eventualità di sostituire un calciatore funzionale come Lozano con un esterno altrettanto forte come Berardi. L’allenatore che sostituirà Spalletti richiederà determinati rfinorzi. Dunque, credo sia necessario attendere sviluppi anzitutto in panchina, in virtù di quel che potrà essere il modulo e l’esigenza del nuovo tecnico”
Quanto cambierebbero le strategie del club con l’arrivo di un nuovo direttore sportivo?
“Il nuovo direttore concorderà le strategie da attuare, dopo l’insediamento, con il presidente ed il nuovo tecnico. C’è la necessità di continuare un percorso di crescita, con la possibilità di portare un nome che possa infiammare la piazza e di trattenere giocatori divenuti importantissimi”
Quanto è stata fallimentare la stagione della Juventus?
“Non saprei dire cosa c’è nella Juve che non va. Che Allegri non abbia fatto un gran lavoro è indubbio. Il modulo scelto da Max non consente, infatti, alla squadra di esprimersi al meglio. Non si riesce, in tal modo, e sfruttare del tutto l’esplosività degli attaccanti della rosa. La Juventus vanta tantissime soluzioni interessanti, tra top e giovani in ascesa. Mi auguro che possano rimanere in bianconero, magari guidati da un tecnico diverso. Tuttavia, anche le vicende giudiziarie, con punti tolti e riconsegnati, non credo non abbia influito. Un aspetto fondamentale sarà continuare con il progetto dell’U23. Un fattore cruciale sia per la Juve che per tanti altri club italiani, è concedere ai giovani italiani la possibilità di crescere, consentendo minuti e palcoscenico ai talenti del nostro calcio. Non so, infatti, se tra Fiorentina, Inter e Milan riusciamo a coprire un undici tutto italiano… In questo modo rafforziamo soltanto le altre nazionali, a spese della maglia azzurra”