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Venerato: De Laurentiis fa bene il suo lavoro e fa altrettanto bene a depistare ed occultare le notizie

Ciro Venerato giornalista
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai
Terremoto in casa Milan con licenziamento di Maldini e Massara e l’unico che resterà in piedi e Pioli
“E’ una burrasca in parte inattesa, ed in parte no. Già lo scorso anno, dopo il tricolore, il rinnovo di Maldini e Massara fu un parto non indolore. Fu firmato un rinnovo nonostante un rapporto con Cardinale poco felice. L’annata poco esaltante dei rossoneri, ed un mercato ritenuto insufficiente, hanno contribuito ad esacerbare gli animi in un rapporto, dunque, non eccezionale. Lasciatemi dire, però, che se un anno fa ci siamo ritrovati a lodare il lavoro svolto dai dirigenti con le intuizioni Tonali, Theo e Leao, essi non possono essere condannati la stagione successiva in virtù di un mercato chiaramente deludente. Ai nuovi arrivati, come De Ketelaere, andrebbe concesso il tempo necessario per maturare e adeguarsi, come d’altronde fu necessario per giocatori come Tonali e Leao. Dare le colpe a Maldini e Massara per le delusioni di una stagione non all’altezza delle attese mi pare eccessivo. Per quanto riguarda Pioli, invece, godendo della stima del presidente il tecnico rimarrà in rossonero. Stefano sarà più solo dopo l’addio proprio di quei dirigenti che l’hanno scelto. Il loro addio potrebbe costituire un problema per l’allenatore”
Chi saranno i sostituti dei duo Maldini-Massara?
“Al momento si prospetta l’ipotesi della soluzione interna, con l’amministratore delegato che già gode di pieni poteri nell’area tecnica e la promozione di Moncada che farà da Capo scout e da consigliere sull’osservazione dei giovani proprio all’amministratore delegato. Il progetto di Cardinale, infatti, prevede l’acquisto di giovani talenti da far esplodere – e rivendere – in maglia rossonera, piuttosto che puntare su campioni già affermati. Una strategia, quest’ultima, paventata come ideale alle ambizioni sportive del club meneghino proprio da Maldini e Massara, che avrebbero preferito giocatori pronti ed affermati per competere a livello nazionale ed internazionale. In tal senso, Dybala era una soluzione che i dirigenti avevano individuato come utile alla causa rossonera. L’età di Paulo e la richiesta di ingaggio non rientrava nei piani della società che, come detto, preferiva profili in ascesa”
Futuro di Max Allegri?
“Ad oggi, salvo rivoluzioni che solo Elkann può decidere di fare, Allegri resta. È blindato da un contratto monstre che protegge sia lui che lo staff con una cifra vicina ai 40 milioni lordi. È questo, piuttosto che la fiducia ormai venuta meno da dirigenti come Calvo, a garantire un futuro in bianconero all’ex Milan. D’altronde, Allegri non è disposto a trovare eventuali accordi, essendosi detto disponibile soltanto a continuare o ad essere esonerato. Un esonero, infatti, richiederebbe un esborso di 43 milioni da parte del club. L’eventuale addio di Allegri avrebbe visto sviluppi importanti sulle possibilità di rivedere a Torino Tudor. Una fiducia imposta dai numeri, pertanto, per un club che dovrà fronteggiare diversi problemi di natura economica come la mancata partecipazione alla Champions o il rientro dal prestito di giocatori che graveranno su un bilancio già disastrato”
Mourinho ancora nella Capitale?
“Il futuro di Mourinho credo che sarà ancora alla Roma. Josè non ha avuto le richieste che sperava, soprattutto auspicava una chiamata da Campos che, invece, non è arrivata. Il dirigente del Psg, dopo l’accaduto spiacevole che ha visto coinvolto l’allenatore giallorosso nei confronti dell’arbitro Taylor, non ha avuto più possibilità di perseverare nella soluzione che prospettava lo Special One sulla panchina parigina. Un problema d’immagine che il Psg non era disposto a fronteggiare, considerando l’ambizione sfumata di ingaggiare uno Zidane poco convinto dal progetto francese (e forse in attesa, anch’egli, di una chiamata dalla Premier). Il nome che, negli ultimi giorni, sembra guadagnare consensi è quello di Julian Nagelsmann. Il tedesco ha superato Enrique nelle preferenze, anche se l’ex Barcellona costituiva soltanto la terza scelta. Il problema, per Luis Enrique, non era certo la concorrenza, quanto la disponibilità di cimentarsi nuovamente in un calcio che non l’ha entusiasmato come quello italiano, ed anche la competitività della squadra azzurra”
L’anno sabbatico di Spalletti è da imputare alla voglia di riposare o alla volontà di rispettare il contratto?
“Entrambe le cose. Nei prossimi mesi, naturalmente, capiremo quale delle due ipotesi prevarrà. È chiaro che De Laurentiis avrebbe accettato le dimissioni soltanto in caso di un anno sabbatico, eventuali accordi con altri club, anche nei mesi successivi, esigerebbero infatti l’assenso del presidente azzurro. Non credo, tuttavia, che Spalletti sia un allenatore che possa insediarsi a campionato in corso. È una scelta che attiene principalmente ai cosiddetti traghettatori, mentre Luciano è chiaramente un tecnico ‘da ritiro’. Per il futuro non mi sento di escludere la pista estera, per un allenatore che ha dimostrato di essere capace di affermarsi in un calcio moderno ed europeo. Il trionfo in azzurro ha rilanciato ulteriormente l’immagine di Spalletti nell’Europa che conta, come la Premier e la Liga”
De Laurentiis ha parlato di venti profili per la panchina azzurra…
“De Laurentiis fa bene il suo lavoro e fa altrettanto bene a depistare ed occultare le notizie che non vorrebbe uscissero. È il gioco delle parti. Non credo che ci siano i venti allenatori in lista, come detto dal patron. Potremmo dire che, al massimo, vi sono tre profili in un discorso che dovrà trovare la sua compiuta conclusione entro la fine del mese. In cima alla lista vi è Vincenzo Italiano. Un tecnico che conosce il nostro campionato, che predilige un 4-3-3 molto vicino ai precetti Spallettiani e, soprattutto, è un allenatore che sinora non ha sbagliato una stagione. De Laurentiis si sente un po’ un mentore di Italiano. Fu uno dei primi, dopo un successo dello Spezia al Maradona, a riconoscere il talento del tecnico Viola ed a complimentarsi. Sappiamo che il patron azzurro, quando si innamora di un allenatore, difficilmente se lo lascia scappare. E’ accaduto con Spalletti, inseguito addirittura dal 2004, e con Gattuso. Sarà, pertanto, necessario aspettare mercoledì per eventuali sviluppi. Ci sono stati colloqui importanti con l’agente Ramadani, che segue anche il difensore Milenkovic, su cui il Napoli è vigile. Non escludo che nella trattativa con un club amico possano essere inserite delle contropartite tecniche, da individuare magari in un giovane come Gaetano o Zanoli. Va considerata anche l’aspettativa economica dell’allenatore Viola. Attualmente il tecnico percepisce 1,7 milioni ma ha già in tasca 500 000 euro derivanti dal piazzamento in campionato, ed un altro mezzo milione in caso di successo in Coppa. La prospettiva in azzurro, dunque, si avvicinerebbe ai 4 milioni. Dopo quello che sembra un tramonto definitivo della prima scelta Luis Enrique, Italiano è l’opzione principale del club partenopeo, a meno di eventuali colpi di scena che potrebbero includere ulteriori profili sondati come Marcelino, Gallardo, Benitez o Galtier. Sono i famosi venti nomi che andrebbero considerati ‘lordi’. Come detto, al netto ne restano soltanto tre”
Giuntoli riuscirà ad approdare alla Juventus?
“Giuntoli in questo momento è a Capri. Partirà giovedì per Istanbul per assistere alla finale di Champions, per poi richiedere un appuntamento con De Laurentiis nelle prossime settimane. Il direttore spera che, in virtù del rapporto che lo lega con il presidente, si possa raggiungere una soluzione che gli consenta di approdare finalmente in bianconero. Cristiano ha un accordo per i prossimi cinque anni con la Juve, anche se andranno attesi gli sviluppi proprio dopo l’incontro. De Laurentiis potrebbe, infatti, chiedere anche un colloquio con lo stesso club bianconero. Giuntoli mi sembra un uomo sereno, per nulla turbato dalle recenti voci e sviluppi. Evidentemente si aspetta che il presidente azzurro possa garantirgli un accordo definitivo. Fino al 30 giungo è vincolato alla stagione agonistica con il Napoli, e fino al primo luglio il tempo per raggiungere un punto definitivo c’è”